
Milano-Cortina2026, mancano 100 giorni
Intanto si lavora già ai Giochi Giovanili 2028
Milano, 30 ottobre 2026 - Mancano meno 100 giorni a “Milano Cortina 2026'' e parte il conto alla rovescia verso l’accensione del braciere olimpico.
Al via il prossimo 6 febbraio, i Giochi Olimpici (cui seguiranno i Giochi Paralimpici) Invernali di Milano Cortina 2026 prevedono 195 eventi da medaglia e 116 competizioni (54 maschili, 50 femminili e 12 misti) in 17 giorni di gare. Oltre 2.900 atleti di 85 nazioni si sfideranno per conquistare le medaglie realizzate dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato svelate il 16 luglio 2025 a Palazzo Balbi, a Venezia. Per supportare la manifestazione, che conta già 800.000 biglietti venduti, saranno impiegati 18.000 volontari tra Milano e Cortina d’Ampezzo.
Grazie a un investimento complessivo di oltre 5 miliardi di euro articolato in circa 80 interventi, di cui l’80% dedicato alle infrastrutture, sono stati realizzati villaggi olimpici, impianti sportivi, piste da sci, collegamenti ferroviari e stradali, ma anche progetti di riqualificazione urbana e turistica che miglioreranno la qualità della vita e l’attrattività delle località lombarde.
Intanto è stato firmato l’atto costitutivo del comitato organizzatore dei Giochi del 2028 cioè delle Olimpiadi invernali giovanili, nasce il comitato organizzatore.
Trentino, Veneto e Lombardia, Presidenza del Consiglio dei ministri (Ministero dello Sport), Ministero dell’Economia e delle Finanze e CONI hanno firmto oggi l’atto costitutivo del “Comitato Dolomiti Valtellina 2028” con allegato il relativo Statuto del comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali giovanili che coinvolgeranno anche la provincia di Trento.
Olimpiadi e Paralimpiadi invernali del 2026 portano investimenti pensati nell’ottica di lasciare in eredità impianti e infrastrutture usufruibili e attivi anche dopo il termine dei Giochi.
La firma prevede atto costitutivo e Statuto del “Comitato Dolomiti Valtellina 2028” che avrà sede legale a Milano, sede operativa nei territori di gara e opererà come organismo di diritto pubblico.
Come le Olimpiadi in arrivo, anche quelle giovanili del 2028 saranno diffuse tra Veneto, Lombardia e Trentino. Agli impianti già esistenti di Lago di Tesero e di Predazzo dove si svolgeranno le gare di sci di fondo e salto con gli sci, si aggiungerà anche il centro sportivo di Baselga di Piné il quale ospiterà le competizioni di pattinaggio di velocità e hockey su ghiaccio.
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Il COMMENTO - Luigi Casanova: ''Ambientalisti non ascoltati''
Le Olimpiadi del 2026 sfasceranno le montagne
di Luigi Casanova*
Le Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026 sfasceranno le montagne. I comitati territoriali del Cadore assieme ad altre associazioni minori e ai Club alpini di Alto Adige, Veneto, Padova e all’Alpenverein altotesina hanno scritto alle associazioni ambientaliste nazionali una lettera carica di preoccupazioni. Nel documento si sostiene che qualora venissero costruite alcune delle opere previste per le Olimpiadi, specialmente quelle definite “collaterali”, la fisionomia paesaggistica delle intere Dolomiti e dell’area del parco nazionale dello Stelvio ne risulterebbe irreversibilmente sconvolta. Si tratta di un vero e proprio appello, un grido di dolore motivato da una valutazione di scarso interessamento dell’associazionismo nazionale nei confronti dell’appuntamento olimpico Milano Cortina 2026.
La prima preoccupazione riguarda l’assenza di una VAS (Valutazione ambientale strategica) che comprenda tutte le opere previste. Lo studio preventivo delle opere era obiettivo dichiarato come un passaggio cardine nel dossier di candidatura approvato dal CIO nel 2019. A soli quattro anni dall’appuntamento ancora oggi sembra non esistano i progetti delle opere, lo stesso Malagò ne denuncia il grave ritardo.
Al momento sembra dunque improbabile si affronti una valutazione partecipata e trasparente delle ricadute sociali, economiche e ambientali che le opere, tutte, avranno sui territori. Con il commissariamento di ogni singola opera progettazione, appalto e direzione dei lavori saranno assunti dal Commissario indicato e ogni valutazione ambientale, qualora affrontata, verrà a mancare di una visione di insieme.
Dobbiamo presentare per ragioni di spazio, solo una breve sintesi della lettera, ambito territoriale per ambito.
In Dolomiti, oltre ai costosissimi villaggi olimpici di Cortina, alla pista di bob e slittino (Il CIO aveva indicato la possibilità di svolgere le gare ad Innsbruck o comunque in altra località) si prevedono opere che hanno dell’incredibile. Tre collegamenti sciistici in pieno cuore di Dolomiti UNESCO: Cortina – Badia, Cortina – Arabba e Cortina Civetta – Alleghe, tutti ritenuti mobilità sostenibile e alternativa quindi meritevoli di contributi pubblici fino all’80% della spesa prevista.
Si stanno ora sommando un albergo a 5 stelle a passo Giau, un volume di 40 mila metri cubi con una speculazione di una società russa sostenuta dalla massoneria italiana, due villaggi di lusso ad Auronzo e Cortina (famiglia meranese Meister, 38 edifici ciascuno), lo stravolgimento immobiliare e commerciale della stazione dei treni e corriere di Cortina.
Il progetto più sconvolgente riguarda l’area del Sella: si intende costruire una rotatoria enorme sotto il gruppo del Sella che distribuisca il traffico nelle valli ladine, Badia, Gardena, Fassa e Fodom: costo previsto oltre 600 milioni di euro.
Passando in Valtellina è previsto un invasivo collegamento sciistiico da Bormio a verso Livigno. In Alto Adige, oltre alle incredibili spese di riqualificazione del centro del biatlon di Anterselva che ha appena ospitato i mondiali di specialità (oltre 36 milioni la spesa prevista), ben 214 milioni di euro sono previsti sulla viabilità: tangenziali, enormi rotatorie, la nuova strada di Perca.
In Trentino si prevede di ricostruire la viabilità da Cembra verso Baselga, il palazzo del ghiaccio di pattinaggio di velocità a Pinè (40 milioni di euro), ma specialmente si spenderanno oltre 11 milioni di euro per soffocare la piana di Lago con un nuovo centro del Fondo. In quest’area si imporrebbe una nuova pista di skiroll in quanto gli operatori sembrano non essere soddisfatti del fallimento di quella costruita a passo Lavazè praticamente usata solo dai gruppi sportivi militari locali. Altri 23,5 milioni di euro serviranno per rifare tribune e trampolini del salto a Predazzo.
Le olimpiadi sostenibili e a costo zero annunciate nel 2019 già oggi hanno visto impegnare lo Stato per oltre un miliardo e 400 milioni di euro di spese. Senza aggiungervi al momento le risorse che Regioni e Province autonome saranno costrette a deliberare alla Fondazione Milano Cortina 2026.
*presidente onorario Mountain Wilderness
18 gennaio 2022

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