
La notte degli alambicchi accesi
Nella ''Piccola Nizza de Trent''
C’è un piccolo borgo, a pochi chilometri da Trento, che ogni anno, in occasione del ponte dell’Immacolata, si anima per accogliere i moltissimi visitatori che vi si recano per “La Notte degli Alambicchi Accesi”.
Il borgo è Santa Massenza di Vallelaghi, paese di un centinaio di abitanti, definito la “Piccola Nizza de Trent”, che vanta la più alta concentrazione di distillerie artigianali a conduzione familiare: ben 5, posizionate a pochi passi l’una dall’altra.
Fino a domenica 11 dicembre 2022 va in scena ''La notte degli alambicchi accesi'' speciale spettacolo teatrale itinerante organizzato dall’Associazione culturale “Santa Massenza piccola Nizza de Trent” con il supporto di Trentino Marketing, il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino – nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest – e la collaborazione di Garda Dolomiti e Istituto Tutela Grappa del Trentino.
Ad inaugurare la quattordicesima edizione, Paola Aldrighetti, Presidente dell’Associazione culturale che dà vita all'evento. La notte degli alambicchi accesi aiuta a far conoscere non solo Santa Massenza ma tutta la valle.
In programma per questa edizione 2022 due appuntamenti al giorno – dalle 17.00 alle 18.30 e dalle 21.00 alle 22.30 – per poi chiudere domenica 11 dicembre con l’ultimo spettacolo delle 17.00.
I gruppi, guidati tramite radiocuffie dalla brillante voce narrante di Patrizio Roversi, visiteranno le cinque distillerie del paese – Distilleria Casimiro, Distilleria Francesco, Distilleria Giovanni Poli, Distilleria Giulio & Mauro e Maxentia – dove prenderanno vita altrettanti episodi dello spettacolo. Ad ogni tappa, ovviamente, anche una piccola degustazione, con assaggi delle varie versioni del distillato, in abbinamento a dolci e specialità del territorio.
LA GRAPPA TRENTINA
il disciplinare dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino consente la distillazione fino al 31 dicembre. I produttori, forti della buona qualità dell’uva che ha fornito ottime bucce, stanno lavorando per offrire agli amanti di questo distillato le migliori esperienze degustative e olfattive, attraverso le monovitigno dedicate ai vini testimonial – dal Teroldego al Marzemino, dal Müller Thurgau a Nosiola e Vino Santo – ma anche le acquaviti di frutta legate alle produzioni locali e le produzioni più curiose, come quelle fatte con olio evo, genziana o altre radici dei boschi trentini.
La grappa del Trentino nasce da una tradizione familiare centenaria che si è tramandata di padre in figlio. La sua produzione caratterizza fortemente tutto il territorio trentino: ogni zona della provincia, infatti, si contraddistingue per microclimi particolari che si prestano come habitat naturali per vari tipi di vite. E così, come il vino, anche la grappa si connota in base alla valle di provenienza: la Valle di Cembra è specializzata nella produzione di grappa di Müller Thurgau, la Piana Rotaliana in quella di Teroldego, la Valle dei Laghi - e, in particolare Santa Massenza - in quella di Nosiola, la Vallagarina in quella di Marzemino.
Le aziende, tutte di dimensioni medio-piccole e a conduzione familiare, lavorano esclusivamente vinaccia freschissima, in modeste quantità, per garantire qualità, profumi ed eleganza al prodotto finito, e la distillano secondo il tradizionale metodo "a bagnomaria" all'interno degli alambicchi di rame, che riscaldano il contenuto in modo graduale e uniforme, al fine di garantire l'estrazione degli aromi. Nel corso dell'operazione, i mastri distillatori separano l'essenza in testa, coda e cuore, eliminando le prime due e mantenendo solo quest'ultima, che rappresenta il meglio della produzione.
Per salvaguardare tali tecniche di produzione, valorizzare il prodotto e promuoverlo, nel 1969 è nato l'Istituto Tutela Grappa del Trentino, che impone regole di autodisciplina e controlli severi, a garanzia di una indiscutibile qualità, certificata anche da organi esterni, come la Fondazione Mach, Istituto Agrario di San Michele all'Adige, che si occupa delle analisi di laboratorio, e dalla Camera di Commercio di Trento, presso la quale è operativa una Commissione per l'esame organolettico che ne controlla limpidezza, armonia dei profumi, morbidezza e tipicità del gusto.
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