
La storia segreta di Rasputin
''Il Ministro del Male'' di William Le Queux (Lorenzo de Medici Press)
(Corona Perer) - Un ubriacone, un commediante, un analfabeta, un manipolatore, un dissoluto tomber de femmes, animatore persino di orgie e sedute spiritiche. Certo... un incantatore se anche l'imperatrice moglie dello zar Nicola II, Aleksandra Fëdorovna Romanova, ne finì affascinata e soggiogata. Insomma un vero e proprio ''ministro del Male'': Rasputin.
William Le Queux, da diplomatico, conosceva bene le parole vellutate che si usano nelle ambasciate di mezzo mondo, ma da scrittore non è andato per il sottile e ha scritto la vera storia di Rasputin. Il suo romanzo edito in Italia da Lorenzo De Medici Press è un classico della narrativa sensazionalistica inglese. Arriva per la prima volta in italiano, grazie alla traduzione di Sara Musarra Pizzo.
Fin dalle prime pagine, il libro è un noir coinvolgente dove però trama e personaggi sono tutti veri. Rasputin, al secolo Grigórij Efimovic Rasputin, era un ladro di cavalli destinato ad entrare nelle stanze del potere. E a dominarle. Fu il consigliere privato dei Romanoff. In particolare della Zarina Aleksandra.
Nato a Pokrovskoe il 21 gennaio 1869 in un villaggio della Siberia orientale (era il quinto di nove figli, gran parte dei quali morti in tenera età), si era sposato a 18 anni, poi però aveva lasciato la sua famiglia e i lavori nei campi per dirigersi verso un monastero a Verchotur’e e vestirsi dei panni del pellegrino.
Da consumato romanziere, Le Queux (che come detto oltre che scrittore fu anche un diplomatico), prende le mosse dalle rivelazioni del segretario e servitore personale di Rasputin, Feodor Rajevski, giunte misteriosamente con un dattiloscritto anonimo, per raccontare segreti, tradimenti e sotterfugi di una delle figure più inquietanti della storia russa.
Di Rasputin esce un profilo ipnotico (come i suoi occhi) e agghiacciante (per la forza manipolatoria che andrà a svolgere alla corte imperiale russa). Il tutto avviene in uno scorcio di tempo tragico anche per tutta l'Europa: la rivoluzione e la prima guerra mondiale alla rivoluzione.
Affermando di aver avuto una visione della Madonna di Kazan si accredita come mistico, i un tempo i cui i pellegrini vagavano da Mosca a Gerusalemme a piedi. Spostandosi tra monasteri a conventi e pregando e vivendo di elemosina, Rasputin arriva a San Pietroburgo dove approda alla corte dello zar Nicola II di Russia e della moglie Aleksandra. A Corte è circondato da donne e si comincia a mormorare che sia in grado di prevedere il futuro e guarire i malati.
La sua fine è tragica e degna dei migliori complotti di stato e la sua vita un vero romanzo, che ha dell'incredibile, e che William Le Queux (1864-1927) prende in mano con consumata maestria (avendo dato alle stampe almeno 150 romanzi). Considerato un maestro del genere poliziesco, giallo e thrilling, Le Queux univa alle trame complesse e ai colpi di scena un particolare interesse per le vicende storiche del suo tempo che reinterpreta e rende avvincenti confrontandosi sempre con il rigore dello storico. Animato dalla passione per i documenti cerca i dettagli storici a supporto della trama. Così le sue opere sono oggi a metà strada fra saggio e romanzo.
Fra le sue più fortunate creazioni, La spia dello zar (1910), Il mistero del raggio verde (1915), L’ombra del passato (1915), I segreti del Foreign Office (1920).
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WILLIAM LE QUEUX
IL MINISTRO DEL MALE. La storia segreta di Rasputin
Traduzione e introduzione di Sara Musarra Pizzo
Pagine 240, 18 euro
Lorenzo de Medici Press
Autore: Corona Perer
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