
Telecamere e libertà
Trento bocciata: voleva essere capofila di sperimentazioni pericolose. Ora possibili sanzioni
7 dicembre 2023 - Comune di Trento bocciato. Gran bella notizia: il Garante per la protezione dei dati personali, come noto, ha stoppato i progetti finanziati dalla UE denominati Marvel, Protector e Precrisis che Comune-Fbk avevano presentato come ''Intelligenza artificiale per la sicurezza urbana'' riempiendo di telecamere e microfoni per le vie del centro. Ora si profilano possibili sanzioni.
''Per i cittadini di Trento si prepara forse un'amara sorpresa natalizia. Si ipotizza una sanzione - verosimilmente pecuniaria- a danno dell'amministrazione comunale'' scrivono in una nota Marco Rizzo Co-fondatore Democrazia Sovrana Popolare e Giovanna Giugni candidata per Democrazia Sovrana Popolare alle elezioni provinciali di ottobre.
''Di tutta questa vicenda si ha notizia solo attraverso interrogazioni di consiglieri comunali e stampa locale, perché mai il Sindaco si è premurato di informare i cittadini stessi, attraverso passaggi in consiglio comunale( e forse nemmeno in giunta, come speriamo di appurare con una richiesta di accesso agli atti). Niente informative sui contenuti dei progetti, su quelli della nota del Garante e nemmeno sulla possibile sanzione all'amministrazione della città. Democrazia Sovrana Popolare si chiede come mai sia mancata tanta trasparenza sulle scelte del sindaco e chi pagherà le conseguenze di queste scelte. Su quest'ultimo punto soprattutto, auspichiamo che il sindaco informi e renda maggiormente partecipi i cittadini di Trento. Che non sono suoi sudditi'' commentano Marco Rizzo e Giovanna Giugni
Come si ricorderà il Garante per la protezione dei dati personali con nota datata 31.10.2023 è intervenuto sui progetti Marvel e Protector di cui il Comune di Trento è partner assieme alla Fondazione Bruno Kessler. Trento con autoreferenziale trionfalismo si presentava come città pilota in cui si sperimentava la piattaforma tecnologica che attraverso le telecamere del sistema di video-sorveglianza e microfoni dovevano riconoscere una situazione potenzialmente pericolosa. Il Garanteci ha visto giustamente delle violazioni: in particolare è stata contestata la violazione palese della privacy.
"Ci atteniamo alle prescrizioni del Garante", ha commentto il sindaco Franco Ianeselli che alla presentazione del progetto posava soddisfatto. E alle domande della giornalista di Rete4 minimizzava scappando in bicicletta.
Le domande che non hanno ricevuto risposta sono tante: quali dati vengono registrati? Chi ne entra in possesso? Per quale utilizzo? Con quali garanzie di rispetto delle normative sulla Privacy, anche a fronte di un’altra sperimentazione trentina scoperta soltanto grazie a una conferenza all’interno del Festival dell’Economia: l’E-wallet, portafogli digitale nel quale confluiranno persino i dati sanitari?
Ma il Comune replicava ''Si tratta di progetti di intelligenza artificiale per la sicurezza urbana finanziati dall'Unione Europea''.
Bel passo avanti. Un progresso fortunatamente bocciato.
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In piazza contro il controllo facciale
10.9.2023 - Una manifestazione nazionale si è tenuta a Trento il 9 settembre. Il tema è quello delle Telecamere e delle libertà. Trento infatti è una delle città europee individuate come capofila di una sperimentazione che in nome della presunta sicurezza rischia di rinchiudere i residenti in una realtà controllata da sistemi che ricordano il Grande Fratello di orwelliana memoria.
Della discutibile scelta del suo sindaco abbiamo subito data notizia il 9 maggio scorso segnalando anche il trionfalismo con cui Franco Ianeselli (leggi qui) salutava il progetto con comunicato congiunto Comune e FBK (...quella che in pandemia inventò il braccialetto elettronico per i bambini, per fortuna ignorato dal mercato e quella che sbagliò anche i calcoli matematici sul contagio, ma lasciamo correre.)
Attraverso i programmi Marvel, Precrisis e Protector, calati sulla cittadinanza saranno osservati comportamento, frequentazioni, attività e abitudini, e magari tosto o tardi arriverà la certificazione sulla Co2 prodotta individualmente.
La realtà ormai è difficile: dal 25 agosto con l’entrata in vigore del Digital Service Act siamo tutti più controllati, specie chi come noi informa sui baluardi del diritto ornai empre più evanescenti
L’associazione ‘Uniamoci Trentino’ ha indetto una grande manifestazione nazionale per informare e sensibilizzare i cittadini rispetto alle svariate sperimentazioni che stanno trasformando le città in prodotti ed i loro abitanti in consumatori attraverso la digitalizzazione del territorio e il controllo ineludibile di spostamenti, conversazioni e opinioni.
I Software predittivi di Trento (ma ne sono previti anche a Caorle) sono sistemi di controllo con telecamere, microfoni, analisi dei social network per mezzo di intelligenze artificiali che monitorano h24 cittadini incensurati (senza alcun mandato da parte della magistratura), con pretesti çome quello di individuare le aree cittadine più a rischio (già ampiamente conosciute dalle forze dell’ordine) e “prevenire” non solo reati (che semmai si possono registrare, ma non certo anticipare, come hanno dimostrato tutti i recenti fatti di cronaca) ma anche “assembramenti” che sono un diritto costituzionale, così come lo sono la privacy e la libertà di movimento sul territorio nazionale.
Altre sperimentazioni si stanno implementando da tempo: da ZTL sempre più estese (Roma, Milano) a City pass/contributo di accesso (Venezia), Città a 15 minuti (Milano, Torino, Ferrara)
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