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Rovereto, ma quale città della pace!

Intervista a Ennio Bordato (Cittadini di Rovereto Città per la Pace)

Se Rovereto è davvero una Città della Pace deve dire la sua sul riarmo che oggi è stato deciso dal vertice della NATO, che ha approvato la nuova soglia per la spesa militare dei paesi dell'alleanza, il 5% del PIL, da raggiungere entro il 2035.

La dichiarazione congiunta parla di espansione del settore bellico e il vertice ha anche nuovamente dichiarato che la Russia è una "minaccia a lungo termine per la sicurezza euro-atlantica".

I cittadini di Rovereto Città per la Pace hanno fatto due conti:nel 2024 il valore assoluto del PIL nazionale si è attestato a 2.190 miliardi circa. ''Ciò vorrà dire, a regime, 110 miliardi anno, un incremento dagli attuali 31 miliardi circa - di oltre 70 miliardi all' anno. Tre leggi finanziarie: 300 milioni di euro al giorno! Il segretario NATO Ruttenel gennaio scorso davanti al parlamento europeo disse, senza alcun pudore, il senso della decisione: tagliare pensioni e sanità per produrre più armi. Chiediamo ancora una volta la urgente convocazione di un Consiglio comunale straordinario che voti un documento di condanna del riarmo, della folle, ignobile propaganda russofobica, che inizi finalmente a far udire il grido di pace dei roveretani'' afferma il gruppo in una nota.

Da notare che il Comune di Rovereto sul caso della ''Campana dei Caduti'' di Rovereto - che si era detta favorevole al riarmo nel suo bollettino ufficiale - non si è ancora esplicitamente espressa benchè la Campana sia stata fusa con i cannoni della Guerra per promuovere in ogni modo la pace. Come si ricorderà erano state chieste le dimissioni del Reggente dell'istituzione essendo il suo mandato chiaramente fallito, stando ai compiti statutari. Orecchie da mercante: dell'interessato e del Comune che hanno continuato a celebrare in pompa magna i 100 anni della Campana dei Caduti tappezzando la città di manifesti (anche brutti, per dirla tutta).

Il Comune, che inizialmente aveva nicchiato sulla mozione, alla fine di un tira e molla ha voluto fare le sue modifiche alla mozione che chiedeva apertis verbis le dimissioni del ''Reggente'' della Campana. Abbiamo sentito Ennio Bordato capofila del gruppo ''Cittadini di Rovereto Città della Pace''.

Bordato come commenta questa 'performance' istituzionale?
Il Sindaco e la giunta comunale sono totalmente inadeguati.

Che ne è stato della  mozione sulla Palestina?
Una farsa fuori tempo massimo: votata dal Consiglio comunale che, bell’addormentato, si è risvegliato dopo il “via” del PD nazionale e dei suoi cespugli. Come si è risvegliato Lorandi dal letargo di anni.

Cosa contiene la nuova mozione?
Solo dichiarazioni generiche, si parla di xenofobia, integralismo, c'è dentro di tutto e di più. Una sequela di banalità, segno dello stato di sbando di tutta la politica del centro-sinistra. E’ una “guerra” interna tra loro perché non hanno più alcun riferimento e ci segnala l’estremo degrado anche del Consiglio Comunale di Rovereto con tutte le ambiguità della cosiddetta “opposizione”. Sarebbe una farsa se non fosse una tragedia.

Ma questa città può dirsi ancora Città della Pace?
Dal 2014 non ha detto una parola sul genocidio del Donbass. Nulla su Gaza, Yemen, India ….Oggi nuovi venti di guerra contro l’Iran. Questa non è la “Città della Pace” di Rovereto, è il paese dei Balocchi di pace dove nel luogo sacro della Campana - non presente nella mozione, considerato corpo estraneo della città - si fa yoga, si leggono libri, si onorano Olimpiadi senza la Russia ed altri paesi, si bestemmia la pace con il marketing turistico. Si scrivono articoli inneggianti al riarmo.

Ma questo degrado valoriale di una città un tempo nobile - secondo lei - da dove viene?
Tutto ciò è la testimonianza vivente di una politica oramai in stato vegetativo, di cui non si riesce più a vedere alcuna prospettiva, alcun sforzo di analisi e lettura del mondo e della realtà. La UE parla sempre più apertamente di guerra. Si danno i numeri: 2028, 2029, 2030. Chi oggi ha figli o nipoti si prepari. Dopo l’ultimo ucraino verrà il turno dell’ultimo europeo. Nel silenzio tombale del Sindaco e della Città della Pace.

Prossime iniziative dei Cittadini di Rovereto Città per la Pace?
Continueremo a chiedere il rispetto per la città, per chi chiede una Rovereto protagonista di azioni di pace, di chi chiede rispetto per una Campana dei Caduti prostrata al "politically correct". La pace ha bisogno di verità e giustizia. Il Comune dall'inizio della guerra di Kiev contro i suoi cittadini del Donbass, del macello di Gaza, della tragedia dello Yemen ha colpevolmente taciuto. Ritorneremo a convocare i roveretani, a costruire il Tavolo permanente per la pace. A denunciare le anime morte della non politica che vuole riarmare l'Europa e dopo l'ultimo ucraino mandare in guerra l'ultimo europeo. I nostri ragazzi.


(c.perer)

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Riceviamo e pubblichiamo dai Cittadini di Rovereto Città per la Pace


(COMUNICATO 27 maggio 2025) - Nella migliore tradizione leguleia e Ponzio Pilatesca, il Comune ha inviato una 'non risposta' alla nostra petizione. Una vera e propria ricerca di un appiglio sugli specchi Siamo sconcertati da questa presa in giro.

Con una premessa sulla presunta invalidità delle firme raccolte online, con il chiaro intento di ostacolare la partecipazione democratica (proprio chi ha fatto della partecipazione il proprio cavallo di battaglia in campagna elettorale), l'Amministrazione non risponde girando la questione al consiglio di reggenza.

Quale giudice processerebbe se stesso? La questione assume un carattere politico assoluto.

L'Amministrazione della "Città parco dei divertimenti della Pace" non solo non ha mai risposto alle nostre puntuali questioni, non solo rifiuta ogni confronto, ma ora chiede ad un organismo da lei finanziato e nel quale nomina i propri rappresentanti di rispondere in sua vece. Il controllato è invitato a rispondere per il controllore, che dice di non controllare perché il controllato si controlla da solo.

Dopo la non risposta dell'Amministrazione della "Città parco dei divertimenti della Pace" i Cittadini per Rovereto Città per la Pace hanno cosegnato nelle mani del Presidente del Consiglio Provinciale Soini la Petizione con la richiesta di dimissioni del Reggente della Campana dei Caduti

Nei prossimi giorni la Petizione verrà inoltrata ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, sino al pieno e completo rispetto delle prerogative della Campana che sono di Pace e non belliciste.

Il prossimo 6 giugno verrà riconvocata la pubblica adunanza per proseguire nella costruzione di una ''Città per la pace'' che si sbarazzi una volta per tutte delle peggiori tradizioni del conformismo ipocrita incubatore del bellicismo e nemico della pace.


I Cittadini di Rovereto Città per la Pace
26 maggio 2025

La consegna della petizione
nella foto da destra: il Presidente Soini, Ennio Bordato,Marco Luscia,Roberto Chemotti

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