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Appello alla pace dai bambini di 67 paesi del mondo

Crimea, agosto 2025 - Forse non dovrebbero essere ascoltati?

(foto depositphotos.com) - Crimea, agosto 2025: parte un appello dei bambini a tutti i Capi di Stato del Mondo. Forse non dovrebbero essere ascoltati? Perchè magari parlano dalla Crimea e non da Kiev o da Gerusalemme?

Nel caso specifico l'appello si è levato da un campeggio che ha celebrato i suoi 100 anni: l'Artek, sul Mar di Crimea, dove molti bambini di russi, ucraini, bielorussi e di tutti i popoli che componevano la ex-Unione Sovietica hanno avuto modo di partecipare a servizi educativi (si calcola ne abbia accolti almeno 2 milioni) . Ma Kiev che ne aveva giurisdizione lo chiuse nel 1991 e il campus andò in rovina.

Da quando la Crimea ha deciso di passare con un referendum sotto la Russia, ovvero dal 2014, è stato riaperto e ristrutturato per gli adolescenti russi e di tutte le nazioni del mondo che inviano i loro giovani con uno scopo ben preciso: educare le giovani generazioni all’ amicizia, fratellanza ed alla pace. In 300mila sono finora tornati tra palestre, mense, cinema, parchi, campi sportivi e spiaggie che si estendono su 218 ettari (> fonte AASIB.org)

Ed è qui che, tutti insieme, in un anno così speciale come il 2025 in cui si celebrano i 100  anni della diplomazia popolare e gli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, i bambini di 67 paesi al mondo hanno elaborato e votato una dichiarazione-appello a tutti i capi delle potenze mondiali che sarà presentata nell’ambito della sessione regolare dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. 

Non è poco: non dovrebbero forse essere ascoltati?

(C.Perer)

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DICHIARAZIONE-APPELLO DEI PARTECIPANTI

ALL’8° CAMPO INTERNAZIONALE PER BAMBINI “ARTEK”

A TUTI I CAPI DI STATO DEL MONDO

Noi, partecipanti all’ottavo turno internazionale presso il Campo Internazionale per bambini Artek, salutiamo i paesi e i popoli del mondo dalla Crimea.

Ci siamo riuniti ad Artek in occasione del suo centenario per riaffermare l’aspirazione dei bambini alla pace mondiale, basata sulla buona volontà dei popoli e sul reciproco desiderio di dialogo e cooperazione tra paesi e culture diverse.

Nonostante tutti i disaccordi e le difficoltà esistenti tra i nostri paesi, ci siamo riuniti oggi all’Artek affinché voi adulti ci ascoltiate e adottiate misure concrete per ripristinare la pace in tutto il mondo.

In relazione a ciò ci appelliamo ai capi di stato e di governo del mondo e li esortiamo a ricordare che le loro decisioni, azioni e omissioni hanno un impatto enorme sul nostro futuro. Ricordate che il mondo in cui vivremo dipende da ogni vostra parola e azione.

Invitiamo bambini di tutti i paesi ad Artek e chiediamo ai capi di stato e di governo di inviare cinque rappresentanti di ogni paese, di età compresa tra i 12 e i 17 anni, alla Conferenza mondiale per la pace dei bambini del prossimo luglio 2026.

Facciamo appello al Segretario generale delle Nazioni Unite, all’Assistente del Segretario generale per la gioventù, al Capo dell’Ufficio per la gioventù delle Nazioni Unite affinché diffondano questo appello a tutti gli Stati membri dell’Organizzazione.

Siamo insieme. Siamo bambini di paesi diversi, lingue diverse e culture diverse, ma i nostri cuori battono allo stesso ritmo: il ritmo della speranza.

Siamo i figli della Terra. Noi ci ascoltiamo reciprocamente.

Ora … che il mondo intero ci ascolti!

Agosto 2025


Autore: Corona Perer

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