
I tesori della Val di Fiemme
Parco Paneveggio, tra gli abeti di risonanza
(Corona Perer, 21 giugno 2025) - La Val di Fiemme è la casa dell’Armonia, popolata dall'abete rosso di risonanza prediletti un tempo dal maestro Stradivari e ancor oggi dai liutai di tutto il mondo. La Val di Fiemme è considerata la “Foresta dei Violini”, una tra le poche foreste europee (una decina in tutto) da cui si può ricavare il legno pregiato con cui si fabbricano i violini e gli altri strumenti musicali: violini, viole, violoncelli, clavicembali, pianoforti, chitarre classiche.
Gli abeti rossi nei pressi del torrente Travignolo (Val di Fiemme)
foto: C.Perer
Il legno di questo peccio ha infatti ottime proprietà di amplificazione del suono e, per questa ragione, viene utilizzato nella costruzione delle tavole armoniche degli strumenti a corda.
L'abete rosso "di risonanza" ha precise caratteristiche acustiche ottimali. Il magazzino della Forestale di Pedazzo, è una sorta di boutique del liutaio (> guarda qui).
E basta toccare le sezioni di legno per percepire la nota che vi è naturalmente racchiusa (video > guarda e ascolta!)
E' interessante visitare la ''boutique'' dove i quarti di legno destinati a diventare strumento musicale rimangoo a stagionare (e ce ne sono di molto antichi). Ci raccontano che qui arrivano liutai da tutto il mondo per scegliere la materia prima del loro lavoro.
La distribuzione di questo "albero che canta" è limitata a poche zone europee. Al Centro Forestale di Predazzo ci spiegano ogni dettaglio di questo legno che in liuteria si chiama "abete maschio".
foto: C.Perer
Sono le anomalie di accrescimento degli anelli annuali (dette "maschiature") a conferire al legno la sua capacità di risonanza. Da secoli viene ricercato dai liutai e costruttori per realizzare la tavola armonica dei violini. Stradivari lo sapeva.
Qui oggi, nonostante la devastazione della Tempesta Vaia del 2018 e la successiva tragedia del bostrico, si continua a curare e preservare ogni albero destinato a diventare violino.
Adagiata tra le Dolomiti del Trentino Patrimonio UNESCO, lungo il corso del torrente Avisio, la Val di Fiemme si distende tra i 1.200 e i 2.200 metri di quota fra due parchi naturali, quello di Paneveggio Pale di San Martino e quello del Monte Corno. La valle è così bella che viene chiamata anche Valle dell’Armonia, certamente per gli abeti rossi di risonanza prediletti dai liutai di tutto il mondo, ma anche perchè qui si fa il carico di natura circondati da vette meravigliose. Basta salire con una delle funivie Latemar verso Pampeago, a 2180 metri al Rifugio Agnello per vedere un arco dolomitico suggestivo che riempie il cuore di infinito e di emozioni (video > guarda qui)
Il territorio fiemmese è un gigantesco polmone verde, dove il patrimonio boschivo amministrato dal 1111 dalle Regole locali della Magnifica Comunità di Fiemme oggi conta 60 milioni di alberi. Su 12 mila metri cubi di legname che ogni anno si estrae dalla foresta di Paneveggio, solo una minima quantità ha le caratteristiche per diventare materiale per strumenti musicali.
foto: C.Perer
I migliori violini al mondo sono fatti di questo legno che proviene da una distesa di foreste considerate tra le più belle ed estese dell’arco alpino e composte soprattutto da imponenti esemplari di abete rosso. Queste piante forniscono un pregiato legno di risonanza già impiegato da Antonio Stradivari e da altri grandi maestri liutai del ‘600 e ‘700 e tuttora ricercato e impiegato per la costruzione di tavole armoniche per strumenti a corda. Stradivari sceglieva i tronchi temprati dal fiume nella Forra del Trevignolo (dove oggi c'è anche un emozionante ponte sospeso),
Tra questi boschi si sviluppa un itinerario senza barriere di circa 2700 ettari all’interno un vasto lembo di bosco di cui il 90% è composto da abeti rossi e tra di essi ne sopravvivono ancora di secolari. L’area è infatti nota anche come la "foresta dei violini", dove un tempo il famoso Stradivari ma anche i più rinomati liutai italiani ed europei giunsero nella foresta per scegliere i migliori esemplari di abete rosso di risonanza.
La foresta è considerata dagli esperti un raro esempio di armonia ecologica, e tutti ne possono goderne: il Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino, in collaborazione con l’Associazione SportAbili di Predazzo ha redatto anche un progetto di integrazione dell’allestimento presente nell’ottica di una nuova fruizione da parte degli ipovedenti e dei non vedenti accompagnati. Le bacheche esistenti sono state arricchite con pannelli di testo, sovrascritti in braille, abbinati ad oggetti di varia natura che coinvolgono anche gli altri sensi.
E per i botanici è un viaggio nella biodiversità, tra rododendri, genziane selvatiche e rododendri. E nel meraviglioso silenzio del bosco, spazzolato dal vento, proprio a pochi passi dalla Stazione Forestale (video > guarda e ascolta!)
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info: Visit Fiemme
foto: C.Perer
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