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Sentieri secolari: il Passo del Rombo

La Timmelsjochstrasse tra Austria e Val Passiria

Da tempo immemorabile Passo del Rombo collega la Val Passiria con la Otztal e rappresenta un importante passaggio lungo la catena Alpina, un attraversamento praticato dai valligiani sin dal medioevo che ci fa comprendere come i confini siano sempre punto di contatto. Il percorso si snoda lungo il lembo nord-orientale del parco naturale Gruppo di Tessa sullo sfondo di un panorama mozzafiato.

La Timmelsjochstrasse segna il confine tra Austria e Italia. E’ però solo con la fine della seconda guerra mondiale che ha preso corpo l'idea di un collegamento stabile tra sud Tirolo e Tirolo del Nord anche se sul passo - sin dal 1320 - era documentata la presenza di una mulattiera che in seguito diventò un importante asse commerciale e militare.

Lo stesso eroe tirolese Andreas Hofer da queste parti cedeva cavalli, vino e frutta in cambio di mucche ed i commercianti delle valli tirolesi vendevano tessuti di lino ai mercati di Bolzano e Firenze. Intorno al 1850 vi era un regolare transito di transfrontalieri, con carri trainati da cavalli, per il trasporto di cereali sino a Trieste.

Per secoli la gente delle Vallate ha oltrepassato queste montagne e tra loro c’erano anche contrabbandieri e viandanti che affrontavano la salita molto pericolosa a causa delle condizioni atmosferiche spesso proibitive. Un proverbio locale dice che le slavine ogni anno al Giovo reclamano una vita umana, ma il Rombo ne chiede tre.

Il transito all'epoca era possibile solo da maggio a settembre ottobre per via di frane e slavine e frequentemente si moriva lungo il percorso per assideramento. Da queste parti transitavano anche i soldati e su questi luoghi si giocarono importanti partite strategiche.

Nel 1703 durante la guerra di successione spagnola il principe Massimiliano II di Baviera invase il Tirolo con 12.500 soldati. In anni molto più recenti Mussolini disseminò la stretta valle di bunker per timore della potenza nazista che solo dopo diventerà sua alleata. Certo è che lungo questo sentiero alpino passava ogni tipo di merce: il vino con cui brindavano gli Asburgo che veniva prodotto in Valsugana, e poi castagne, burro e speck.

Ci passavano i pastori con le loro greggi per raggiungere le malghe in altura o i fertili pascoli della val Passiria. La frutta che faceva il percorso inverso proveniva dal monastero Cistercense di Stams nell'alta valle dell'Inn, in Austria e veniva sdoganata a San Martino di Passiria. Tra i portatori c’erano anche molte donne che si caricavano sulle spalle pesi fino a 100 kg.

La prima fonte storica sul passo compare in un atto molto antico già nel 1241, quando il Timeljoch viene menzionato ufficialmente cinquant’anni prima del più celebre Brennero che col tempo toglierà centralità al Rombo nei collegamenti Italia-Austria.

La realizzazione della strada fu però alquanto travagliata: ci vollero petizioni e proteste ai governanti del land del Tirolo e ci volle il Novecento. Fu soltanto dopo la seconda guerra mondiale che si cominciò a parlare seriamente di questo collegamento da parte italiana.

Fu inaugurato il 15 settembre del 1968, ma già luglio di quasi 10 anni (nel 1959) era possibile raggiungere il valico che finiva letteralmente nel nulla visto, che non c'era la prosecuzione. Fu subito un successo: erano gli anni del boom economico e della veloce diffusione dell’auto, delle prime vacanze e andare al Rombo era poter dire “ci sono stato”. Bastava compiere l'escursione in vetta, e così nel 1968 ogni giorno passavano almeno 400 veicoli, che nel fine settimana diventavano 1500. Il turimo di massa non era ancora nato, il mito del Rombo sì.

Oggi è meta privilegiata per molti moltociclisti che si divertono a far rombare i motori lungo un asse che andrebbe meglio controllato. Occorre fare attenzione: la strada è a pedaggio e al momento del pagamento è meglio specificare se si tratta di solo andata o andata e ritorno. Comunque sia...un'emozione da vivere, magari durante una vacanza nella bella e dolcissima Val Passiria

 

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