foto: C.Perer
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San Michele Appiano nei Finest Italian Wines

OperaWine 2026 la cantina nella lista dei 150 migliori produttori selezionati da Wine Spectator

(9 ottobre 2025) Per la prima volta la Cantina San Michele Appiano è stata selezionata per partecipare a OperaWine 2026 – Finest Italian Wines, l’evento esclusivo nato dalla collaborazione tra Vinitaly-Veronafiere e la prestigiosa testata americana Wine Spectator, che seleziona e riunisce i produttori d’eccellenza e più rappresentativi del made in Italy.
 
In occasione di Vinitaly-Usa a Chicago (svoltosi il 5-6 ottobre), Wine Spectator ha annunciato la lista delle cantine che saranno presenti alla prossima edizione di OperaWine, a cura di Bruce Sanderson e Alison Napjus. OperaWine sarà in scena a Verona l’11 aprile 2026, il giorno prima dell’apertura ufficiale di Vinitaly, e rappresenterà l’anteprima esclusiva per operatori, giornalisti e buyer interessati a scoprire le eccellenze del vino italiano.

La Cantina San Michele Appiano entra a far parte di OperaWine nella categoria “Classics” dedicata ai produttori “leader con una solida reputazione qualitativa” ed è la sola new-entry dall’Alto Adige nella lista dei 150 produttori selezionati per l’edizione 2026.

Costituita nel 1907 la Cantina di san Michele ad Appiano (BZ) conta 320 soci viticoltori e i suoi vini nascono dalle uve coltivate su 390 ettari di superficie. In barricaia il fondatore è celebrato in una delle 4 botti istoriate che sono il pezzo forte (e unico nel suo genere) di una visita.

 

foto: C.Perer

 

Le quattro antiche botti da 150 ettolitri incantano: sono aggraziate da antichi intagli che raffigurano vicende storiche a partire dal 1907.

Da allora molto è cambiato eccetto le tradizioni antiche del mondo contadino che accanto ad innovative tecniche di vinificazione vanno di pari passo. Alla base del lavoro, ci dicono, c'è ancora una regola principe: il "rispetto del frutto" che è poi la componente più importante per la produzione di vini longevi e di grande personalità.

La produzione conta ormai 2,8 milioni di bottiglie all’anno. L'esportazione dei prodotti arriva in oltre 30 Paesi. Il re dei re è l'Appius ottenuto da un blend di uvaggi elezionati dall'enologo Hans Terzer che dal 1977 è il winemaker di San Michele Appiano. Terzer è considerato uno dei pionieri della vinificazione di vini bianchi in Alto Adige ed è riconosciuto come una delle figure più importanti del settore enologico altoatesino. Altro vino di rango il Pinot nero: una bottiglia può cotare fino a 120 euro.

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I vini affinano in acciaio o in botti di legno per enfatizzare le singole caratteristiche. Oggi l'acciaio è irrinunciabile per la vinificazione moderna essendo il materiale ideale sia per i tini di fermentazione che per i serbatoi di conservazione. Inoltre garantiscono  igiene e pulizia. In Toscana si usano anche botti in cemento, ma quelle di Appiano entusiasmano: raccontano l'epopea del vino che è una storia fatta di vignaioli attenti, soci conferitori, presidenti che tutelano il bene e le tradizioni comuni, enologi che creano prodotto.

La nuova cantina gravitazionale di 30.000 m³, completata nel 2020, garantisce un conferimento ed una lavorazione delle uve, ottimizzando  la qualità del frutto. Alle parete ci sono i cocci di ventimila bottiglie.

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Eletta “Cantina dell’anno” nel 2000 dal Gambero Rosso, in gran parte (75%) produce vini bianchi, il restante 25% è di vini rossi. Pinot Bianco, Sauvignon, Gewürztraminer, Pinot Nero sono la specialità della casa. A partire dagli anni Ottanta lo spazio delle barricaie dei bianchi e dei rossi ha conquistato il cuore della Cantina, ci spiegano. In esse maturano, in piccole botti di rovere francese, le selezioni dei vini più preziose e pregiate. Questo affinamento richiede grande sensibilità e dà vita a vini complessi, che racchiudono in sé una simbiosi perfetta tra frutto e sfumature che il legno può esaltare.

E in cantina, abbinando alla visita una degustazione, lo si può sperimentare nello show-room guidati magari dal bravissimo sommelier Hannes Brigadoi.

 

info Cantina di san Michele ad Appiano (BZ)
 

foto: C.Perer


Autore: Corona Perer

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