foto: C.Perer
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Viaggi & Reportages

San Michele Appiano, cantina da record

320 soci e 2,8 milioni di bottiglie all'anno

Costituita nel 1907 la Cantina di san Michele ad Appiano (BZ) conta 320 soci viticoltori e i suoi vini nascono dalle uve coltivate su 390 ettari di superficie. In barricaia il fondatore è celebrato in una delle 4 botti istoriate che sono il pezzo forte (e unico nel suo genere) di una visita.

foto: C.Perer

Le quattro antiche botti da 150 ettolitri incantano: sono aggraziate da antichi intagli che raffigurano vicende storiche a partire dal 1907.

Da allora molto è cambiato eccetto le tradizioni antiche del mondo contadino che accanto ad innovative tecniche di vinificazione vanno di pari passo. Alla base del lavoro, ci dicono, c'è ancora una regola principe: il "rispetto del frutto" che è poi la componente più importante per la produzione di vini longevi e di grande personalità.

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La produzione conta ormai 2,8 milioni di bottiglie all’anno, per un fatturato che nel 2021/2022 è stato di 28 milioni di euro. L'esportazione dei prodotti arriva in oltre 30 Paesi. Il re dei re è l'Appius ottenuto da un blend di uvaggi elezionati dall'enologo Hans Terzer che dal 1977 è il winemaker di San Michele Appiano. Terzer è considerato uno dei pionieri della vinificazione di vini bianchi in Alto Adige ed è riconosciuto come una delle figure più importanti del settore enologico altoatesino. Altro vino di rango il Pinot nero: una bottiglia può cotare fino a 120 euro.

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I vini affinano in acciaio o in botti di legno per enfatizzare le singole caratteristiche. Oggi l'acciaio è irrinunciabile per la vinificazione moderna essendo il materiale ideale sia per i tini di fermentazione che per i serbatoi di conservazione. Inoltre garantiscono  igiene e pulizia. In Toscana si usano anche botti in cemento, ma quelle di Appiano entusiasmano: raccontano l'epopea del vino che è una storia fatta di vignaioli attenti, soci conferitori, presidenti che tutelano il bene e le tradizioni comuni, enologi che creano prodotto.

La nuova cantina gravitazionale di 30.000 m³, completata nel 2020, garantisce un conferimento ed una lavorazione delle uve, ottimizzando  la qualità del frutto. Alle parete ci sono i cocci di ventimila bottiglie.

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Eletta “Cantina dell’anno” nel 2000 dal Gambero Rosso, in gran parte (75%) produce vini bianchi, il restante 25% è di vini rossi. Pinot Bianco, Sauvignon, Gewürztraminer, Pinot Nero sono la specialità della casa. A partire dagli anni Ottanta lo spazio delle barricaie dei bianchi e dei rossi ha conquistato il cuore della Cantina, ci spiegano. In esse maturano, in piccole botti di rovere francese, le selezioni dei vini più preziose e pregiate. Questo affinamento richiede grande sensibilità e dà vita a vini complessi, che racchiudono in sé una simbiosi perfetta tra frutto e sfumature che il legno può esaltare.

E in cantina, abbinando alla visita una degustazione, lo si può sperimentare nello show-room guidati magari dal bravissimo sommelier Hannes Brigadoi.

 

info Cantina di san Michele ad Appiano (BZ)
 

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Autore: Corona Perer

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