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Cosa è il buddismo? Vuoto, Nirvana

Lo spiega Jorge Luis Borges, teologo ateo

 «Sono duemilacinquecento anni che la predicazione di un piccolo principe del Nepal esercita la sua influenza su innumerevoli generazioni in Oriente; e che non ha fomentato guerre, ha insegnato invece agli uomini la serenità e la tolleranza». Chi parla è  Jorge Luis Borge, celebre e geniale scrittore argentino.

Il fascino dell’Oriente per il quale Borges dimostrò un profondo rispetto e un’accurata conoscenza, divenne un fondamentale retroterra della sua poetica. In particolare   Borges ha intuito che ciò che ha contribuito a generare il fascino esercitato dal buddhismo nell'immaginario collettivo occidentale moderno è quell’ammiccare a una lettura nichilista, la vacuità e  il nirvana.

''Cos’è il buddismo'' è un saggio breve di grande impatto letterario, filosofico e religioso dove sono trascritti e riordinati gli appunti per una serie di lezioni tenute da Borges presso la Libera Scuola di Studi Superiori. Borges racconta l’affascinante leggenda e storia del Budda, e il libro esce il 2 giugno in tutte le librerie per iniziativa di Piano B Edizioni.

L'opera è un punto di riferimento per chiunque si voglia avvicinare al pensiero buddista attraverso la penna di uno degli scrittori più geniali e influenti del Ventesimo secolo. Si tratta di un’esposizione snella e incisiva, divisa in 12 capitoli dedicati alla vita del Buddha, alle dottrine che precedettero il buddhismo, alla cosmologia, alla trasmigrazione e agli insegnamenti, alle diverse scuole buddhiste e infine all'etica.

Il libro è una sintesi libera, non manualistica, ma coscienziosa, condotta evidenziando i punti di contatto e di attrito con il mondo occidentale. Borges opera una distinzione, tra il Buddha leggendario e il Buddha storico. Secondo Borges la leggenda ''non è'' un’invenzione arbitraria ma una deformazione o esaltazione della realtà e acutamente rileva come lo scarso interesse degli Indiani verso le cronache e la storia derivi dal fatto che per essi le idee sono più importanti delle date e degli individui.

E dunque la differenza è soprattutto di "senso". Qualcosa che da sempre è la differenza tra Oriente ed Occidente. 

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