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Riconoscersi fragili potenzia la relazione

''Fragilità'' l'ultimo libro del Priore di Bose

(foto: Margherita Vitagliano) - Che fare della fragilità che oggi riconosciamo in noi e negli altri? E' possibile trasformarla in uno stato creativo? O è un paradosso troppo ardito in questo tempo così intriso di dolore, di morti senza conforto, di smarrimento e isolamento?

Il Priore di Bose, Luciano Manicardi, tesse attorno a questa domanda il suo ultimo libro ("Fragilità" ed. Qiqajon) che va ad analizzare quella fragilità che oggi tocca diversi ambiti della vita relazionale, civile, economica. Tutto si è fatto più evidente a causa dell’emergenza COVID19.

La fragilità è una dimensione costituiva dell’essere umano, ci interpella ed esige una risposta. È possibile riconciliarsi con i nostri limiti e accogliere la fragilità come un dono? Una sfida ardita in tempi come questi.

"Oggi la difficoltà di reggere il quotidiano porta a evadere, a fuggire. Eppure, è proprio da come viviamo il quotidiano che possiamo preparare la riuscita o la catastrofe. Questo può essere per noi un tempo opportuno?" si chiede il Priore che analizza il paradosso di questi tempi: “La storia dell’umanità occidentale è la storia del limite superato e superabile. La nostra società è caratterizzata dalla volontà di vincere la fragilità vincendo sul limite ultimo che è quello della morte”. Ma l’epidemia ci manifesta che siamo fragili, molto fragili.

E allora in questo tempo tragico, la fragilità potrebbe essere persino una grazia? "Sì, perché l’umile riconoscimento della condizione propria e altrui di fragilità, può creare legami. Essa è capace di mobilitare la società, e indurre a creare istituzioni, normative per la cura dei più fragili. Possiamo fare di essa lo spazio in cui davvero lo spirito umano può rivelarsi resiliente, creativo, geniale" risponde Manicardi.

Luciano Manicardi (Campagnola Emilia 1957), biblista, priore di Bose dal 2017, collabora a varie riviste di argomento biblico e spirituale. Attento all’intrecciarsi dei dati biblici con le acquisizioni più recenti dell’antropologia, riesce a far emergere dalla Scrittura lo spessore esistenziale e la sapienza di vita di cui è portatrice. Presso le nostre edizioni ha pubblicato tra gli altri La fatica della carità (2010), Il vangelo della fiducia (2014) e Spiritualità e politica (2019).

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