foto: C.Perer
foto: C.Perer
Arte, Cultura & Spettacoli

Florian Grott, novità e revisioni

Nuove opere nell'Atelier di Piazza Podestà

16 luglio 2024 - Nuove opere nell'Atelier di Piazza Podestà. Florian Grott, figlio d'arte, ma ormai artista maturo, presenterà le sue nuove opere il 19 luglio alle ore 18 nel suo suo studio (piazza Podestà 14 - Rovereto).

Ricorderà la sua regola aurea: dalla scultura si è presi come artisti, ma come fuitori d'arte bisogna farsi prendere.

"Lasciatevi prendere dalla scultura, guardatela. Non solo la mia, ma tutta la scultura. Serve, ci aiuta" afferma.

Florian Grott fa arte per capire e aiutare a capire. Della scultura non ha molto da dire: lui semplicemente la fa. E' uomo semplice e l'arte che ha respirato in casa sin da piccolo e che poi ha sentito pulsare dentro, è una spinta così naturale che non gli sembra ci sia niente da dire.

Nell'atelier si Piazza Podestà, accanto al Cannone di Rovereto e a fianco del Municipio, nel disordine naturale di uno studio d'artista ci sono delle bellissime crete e si avverte l'energia che pulsa nelle vene dell'artista di Guardia di Folgaria.

Accanto ad alcuni imponenti lavori che l'artista espose a Rovereto nel passaggio Sicher, in una piccola intensa mostra che aveva voluto intitolare "Novità e Revisioni" ci sarà la nuova produzione.

''Florian Grott aggiorna il suo percorso, con il coraggio di esserci e di cambiare, per esserci'' spiegò Karin Cavalieri in quell'occasione e citando Camus ricordò: "Se a questo mondo tutto fosse chiaro non esisterebbe l'arte".

 

Per questo a Grott piace il tema del guerriero (nel quale un poco si identifica) e plasmare tronchi di corpo umano con le ferite naturali di un tronco di albero. Perchè dare vita a crepe ed anfratti del legno, bloccando la resina - dove un tempo scorreva - per farla diventare una arteria del corpo, è cosa che gli fa sentire la vita pulsante.

Per lo scultore di Guardia di Folgaria è solo apparentemente un discorso senza parole: le opere parlano per lui e dicono la sua maturità, la forza vitale che ogni bravo scultore riesce a far emergere nella materia. Portarle tra la gente e in spazi aperti o frequentati è meglio, molto meglio, che stare in una Galleria (o peggio) in un museo.

Come ha fatto nell'estate 2023 quando ha concepito un itinerario espositivo che aveva per scenario le vie del centro storico di Rovereto portando opere iconiche di Augusto Murer, Sergio Cappellini e le proprie, come la magnifica Donna scolpita su legno di cedro. L'aveva creata ripensando alle parole di Pirandello: ''Imparerai a tue spese che lungo il tuo cammino incontrerari ogni giorno milioni di maschere e pochissimi volti".

(C.Perer)


Foto sotto: le opere allestite in un vicolo pubbblico a Rovereto  (passaggio Sicher) nell'agosto 2020

 


Autore: Corona Perer

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