foto: C.Perer
foto: C.Perer
Arte, Cultura & Spettacoli

Florian Grott, novità e revisioni

Visita all'Atelier di Piazza Podestà

"Lasciatevi prendere dalla scultura, guardatela. Non solo la mia, ma tutta la scultura. Serve, ci aiuta" afferma Florian Grott, figlio d'arte, ma ormai artista maturo.

Lui fa arte per capire e aiutare a capire. Della scultura non ha molto da dire: lui semplicemente la fa. E' uomo semplice e l'arte che ha respirato in casa sin da piccolo e che poi ha sentito pulsare dentro, è una spinta così naturale che non gli sembra ci sia niente da dire.

 

Ora ha un atelier: in Piazza Podestà, accanto al Cannone di Rovereto e a fianco del Municipio. Nel disordine naturale di uno studio d'artista ci sono delle bellissime crete e si avverte l'energia che pulsa nelle vene dell'artista di Guardia. Nell'atelier ci sono anche alcuni imponenti lavori che l'artista espose a Rovereto nel passaggio Sicher, in una piccola intensa mostra che aveva voluto intitolare "Novità e Revisioni".

''Florian Grott aggiorna il suo percorso, con il coraggio di esserci e di cambiare, per esserci'' spiegò Karin Cavalieri in quell'occasione e citando Camus ricordò: "Se a questo mondo tutto fosse chiaro non esisterebbe l'arte".

 

Per questo a Grott piace il tema del guerriero (nel quale un poco si identifica) e plasmare tronchi di corpo umano con le ferite naturali di un tronco di albero. Perchè dare vita a crepe ed anfratti del legno, bloccando la resina - dove un tempo scorreva - per farla diventare una arteria del corpo, è cosa che gli fa sentire la vita pulsante.

Per lo scultore di Guardia di Folgaria è solo apparentemente un discorso senza parole: le opere parlano per lui e dicono la sua maturità, la forza vitale che ogni bravo scultore riesce a far emergere nella materia. Portarle tra la gente e in spazi aperti o frequentati è meglio, molto meglio, che stare in una Galleria (o peggio) in un museo.

Come ha fatto nell'estate 2023 quando ha concepito un itinerario espositivo che aveva per scenario le vie del centro storico di Rovereto portando opere iconiche di Augusto Murer, Sergio Cappellini e le proprie, come la magnifica Donna scolpita su legno di cedro. L'aveva creata ripensando alle parole di Pirandello: ''Imparerai a tue spese che lungo il tuo cammino incontrerari ogni giorno milioni di maschere e pochissimi volti".

(C.Perer)


Foto sotto: le opere allestite in un vicolo pubbblico a Rovereto  (passaggio Sicher) nell'agosto 2020

 


Autore: Corona Perer

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