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Il Santo Calzolaio

Fra Giacomo, il poverello di Brescia

(fotoservizio: www.giornalesentire.it) -  “Libero ma non liberato”. Nel diario spirituale il frate raccontava che in gioventù il suo padrone era stato  un lupo camuffato d'agnello: attorniato da giovanotti di dubbio costume Giacomo, che era cresciuto nel timor di Dio, lavorava da apprendista calzolaio in una bottega di Brescia. Ben presto scivolò nei piaceri e nelle impurità.
Nato povero, morirà povero e sempre memore della famiglia numerosa che gli aveva fornito una  educazione profondamente cristiana, abbandonata in una adolescenza e prima giovinezza tumultuosa.

Il poverello da Brescia - Fra Giacomo Bulgaro - è in attesa del riconoscimento delle Virtù eroiche. Oggi riposa nella Chiesa di San Francesco a Brescia in un angolo molto riservato e raccolto, dove è venerato dai bresciani e dai frati che oggi dimorano nel convento.

E' sui 25 anni (uomo adulto per i parametri del tempo), che arriva la crisi: una lancinante nostalgia per la sua adolescenza improntata ai valori cristiani. Le sue relazioni affettive falliscono, ed è in occasione della festa dell'Immacolata, incontrando l'anziana zia Caterina che arriva la folgorazione: Giacomo vede la Vergine che lo conforta e poi vede il buon pastore Gesù. Nessun giudizio sulla sua condotta: sperimenta solo conforto e misericordia.

Tornando verso casa formula allora il suo primo proposito da convertito, ovvero seguire ciò che Cristo chiede e a 34 anni è un uomo nuovo che va a messa ogni giorno. Chiamato alle armi durante la Prima Guerra Mondiale, viene destinato alla Croce Rossa: si dedica ai malati con eroica generosità e una volta tornata la pace riprende il mestiere di calzolaio. E' in familiarità con Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI, oggi innalzato agli altari da Papa Francesco. Ha avuto come formatore nel cammino di terziario francescano, Giorgio Montini padre del Pontefice .

Il ritorno dei francescani nel loro antico Convento di San Francesco dal quale erano stati allontanati, coincide con l'entrata in convento di Giacomo dove si rende utile nei servizi che gli venivano richiesti: in chiesa, nel refettorio, nella portineria dove passerà più di 30 anni rinchiuso in uno stanzino pronto ad accogliere tutti e a mettere a posto le scarpe dei Frati o di quanti gliel'ho domandavano, raccolto in preghiera incessante.

Giacomo si distingue per lavoro, preghiera, obbedienza e anche per la lo spirito di fraternità che esprime: considerava suoi padroni i poveri che ogni giorno affollavano la portineria. Per diventare proprio come Gesù chiedeva di essere, scelse il nascondimento e l'umiltà, praticò una scrupolosa povertà e soprattutto una particolare devozione alla Madonna.

Il 29 gennaio 2019 Fra Bulgaro ha compiuto 140 anni essendo nato a Corticelle Pieve il 29 gennaio del 1879. La causa della sua beatificazione è partita nel 1989. Del piccolo frate che trascorse gli ultimi anni relegato in cella, impossibilitato a camminare, ma ancora capae di riparare calzature, è rimasta una memoria viva e tanta devozione. Dopo un trentennio dall'avvio della causa di beatificazione, Brescia attende il verdetto.

foto: giornalesentire.it


Autore: Corona Perer

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