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Sidi Bou Said nel blu...pieno di blu

Tunisia - Porte e finestre, color del cielo e del mare - di Corona Perer

(foto e testo di Corona Perer) - Tra cielo e mare... porte e finestre. E' tutto blu nella romantica Sidi Bou Said a pochi chilometri di distanza dalla capitale Tunisi. Qui l'azzurro del mare e del cielo si confondono l’uno con l’altro, contrastando con il verde della natura circostante. In lontananza c'è Tunisi e il profilo ricorda quello di Napoli.

Sidi Bou Said, a poca distanza da Cartagine, ha ispirato tanti artisti. E tuttora ne richiama. Quel tocco di blu che ha su porte e finestre la rende unica. Tuttavia è solo all’inizio del secolo che il blu fu introdotto in Tunisia, ed ora è uno dei colori dominanti per le porte, le finestre e i muri delle case delle medine tunisine.
 

La casa più illustre si trova in rue du 2 mars 1934: è il Palazzo Ennejma Ezzahra (letteralmente “La stella di Venere”)  a tutti noto come “la casa del Barone d’Erlanger” studioso di musica araba, ma anche grande esteta: l'arredamento della casa è straordinario ed anche come è stata concepita.

E' uno dei gioielli dell’architettura arabo – islamica in Tunisia e ci vollero almeno dieci anni per terminarla. Il Barone fece venire artigiani tunisini, marocchini, egiziani, italiani e francesi.
 

Arricchita da un giardino a terrazze su ben cinque ettari è stata concepita per la discesa al mare. Il giardino è una perfetta riproduzione del paesaggio degli alberi abituali presenti a Sidi Bou Said: vi si trovano, tra gli altri, eucalipti, cipressi, agavi, piante d’aloe e d’acacia, olivi selvaggi.

A Sidi Bou Said (come in altre città della Tunisia) sono le porte delle case a parlare e a dire della ricchezza di chi vi abita.

Le porte della Tunisia sono straordinarie. Chi visita il paese non può non restare incantato dalla bellezza delle sue porte. Belle, colorate e cariche di significati. Le più particolari sono porte ad arco a due battenti, aventi una piccola sottoporta.

Le decorazioni sono spesso  effettuate con chiodi grandi e piccoli con i quali vengono fatti disegni stilizzati e simbolici. Sono gli 'hilia' (letteralmente: gioiello). La porta e la donna si equivalgono nella cultura: sono entrambe le protettrici della dimora privata. E avvicinandosi a queste porte decorate non si può notare come i due grandi battenti siano la rappresentazione dei seni di donna...appunto la regina della casa.

 

Altre decorazioni hanno significati storici e sociologici molto importanti e sono un po’ come il libro della storia della Tunisia:  il simbolo di Tanit, la dea cartaginese della fertilità, la stella di Davide a sei punte, la croce cristiana, il mihrab musulmano, la mezza luna turca, l’occhio, la mano di Fatima e il pesce. Il simbolo più frequente è la stella di Davide che secondo la leggenda scaccia gli spiriti maligni.

La croce fa pensare al passato cristiano della Tunisia. Il mihrab, luogo della moschea dove l’imam guida i fedeli nella loro preghiera, non è altro che il simbolo dell’Islam. La mezza luna simbolizza la Turchia ottomana e il contrasto con la croce e il mondo cristiano.

 

La Khoukha (pesca), così viene chiamata questa porticina nella porta, è stata inventata dalla principessa spagnola, sposa di Abdulaziz Ibn Moussa Ibn Noussair. Indignata per l’atteggiamento dei suoi sudditi musulmani, i quali non si inchinavano davanti a nessuno, tranne che davanti a Dio, escogitò questa porticina che per le dimensioni più piccole del normale, costringeva chiunque ad abbassarsi e ad inchinarsi mostrando così rispetto per il luogo in cui si stava entrando e per i suoi occupanti.

La qualità della porta di uno stabile è simbolo della ricchezza del proprietario: legno di palma, più usuale ed economico, per le case modeste, oppure albicocco, raro e prezioso, per le case nobili. Le porte tradizionalmente sono dotate di tre diversi battacchi di ferro che permettono, nei loro diversi toni, di sapere chi è dietro la porta e dare quindi il giusto benvenuto. L’anello di sinistra è riservato al marito, quello a destra ad estranei, amici o familiari e infine l’anello più basso è quello per i bambini.

Eccettuata Sidi Bou Said, dove sono tutte blu, le porte in Tunisia si differenziano per i colori, ognuno dei quali ha un significato particolare. I colori dominanti sono il verde e il giallo ocra. Nel Corano il giallo è detto essere un bel colore amato da Dio; mentre il verde è il colore del Paradiso. Quindi avere una porta principale con questi colori significherebbe la speranza di poter accedere in futuro al Paradiso al cospetto di Dio.

Anche a Sidi Bou Said si può pensare di essere arrivati in un angolo di paradiso. Una tappa è davvero obbligata dopo aver passeggiato nelle strette vie assolate. Dovete arrivare al Caffè delle Stuoie luogo dell'intellighenzia ottocentesca. Ci sono ritratti, autografi, qui vennero scrittori, attrici, registi, poeti. Non si può raccontare, bisogna entrarci e ordinare un tè o un caffè in bicchiere, caldissimo e da sorseggiare lentamente guardandosi intorno.

Un momento che ricorderete a lungo, ve lo garantiamo

(Corona Perer)

Per maggiori informazioni
visitate il sito www.tunisiaturismo.it


Autore: Corona Perer

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