foto by SlowFlow project
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Viaggi & Reportages

Il Veneto visto dall'acqua

Navigare con la rete Slow Flow - Veneto Waterways Experience

Corona Perer, 15.6.2023) - Guidano barche, insegnano a pescare, possono noleggiarti una bici, un kayak o una house-boat, ti portano al museo della navigazione, ti fanno vedere come agivano le porte vinciane e in particolare la Conca di Battaglia  Terme, un gioiello architettonico antico che è stato copiato in tutto il mondo.

È la rete Slow Flow Veneto Waterways Experience, aggregazione di 24 imprese che promuove il Veneto come destinazione navigabile. Questi 24 operatori turistici, accomunati dalla passione per le vie d'acqua e le meraviglie naturali e culturali che si possono incontrare lungo questi percorsi fluviali, si sono messi in rete e consentono al viaggiatore che abbia interesse a vivere un'esperienza di vero turismo, di trovare tutto il necessario grazie a pacchetti e itinerari di viaggio davvero straordinari per fare autentico turismo lento, responsabile e sostenibile.

 

foto C.Perer

 

Il progetto esplora le antiche vie d'acqua del Veneto su percorsi fluviali che rappresentano la cultura più antica della regione e mira a promuovere un'esperienza turistica slow tra natura e cultura. Facendo scoprire il territorio dalle vie d’acqua, si compie una esperienzia emozionante su itinerari inediti. Le escursioni fluviali e lagunari, permettono anche di fare pescaturismo, o di unire bike&boat, degustazioni in barca, lungo le vie navigabili, kayak, cicloturismo, etc.). Le rotte fluviali parlano di un Veneto antico che era navigabile per le vie interne, senza esporsi al nemico o al mare. Vicenza, Padova e Treviso erano in relazione con la Serenissima Repubblica di Venezia grazie ai loro fiumi.

Il Canale Bisatto fu scavato dai vicentini nel 1139 per deviare le acque del fiume Bacchiglione a Longare, pochi chilometri dopo Vicenza, e indebolire la difesa di Padova. Arriva fino a Este, Monselice e termina a Battaglia Terme, dove si unisce al Canale Battaglia per formare il canale Vigenzone. In passato, anche il Bacchiglione era navigabile fino a Vicenza e potrebbe tornare ad esserlo.

Le vie d’acqua venete consentono di compiere vari itinerari con tratti di navigazione in sei province venete (Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Rovigo, Treviso), da Caorle al Delta del Po, passando per la laguna di Venezia e fiumi, come Lemene, Sile, Brenta e la Riviera Euganea.

Lungo questi assi navigabili, si incontra un patrimonio naturale immenso mulini, ristoranti, cantine, casoni, ville nobiliari, castelli e giardini monumentali, aziende agricole ma anche start-up innovative, in un continuo ponte che dal passato si proietta al futuro ed offre oltre alla navigazione turistica, opportunità di cicloturismo e pescaturismo.

Il canale Battaglia, completato dai Padovani nel 1201,  si dirama dal Bacchiglione a sudovest di Padova fino a Battaglia Terme. Fu per secoli una fondamentale via commerciale per collegare i Colli Euganei a Padova e Venezia (tra le merci trasportate, la trachite estratta in zona).

foto: by Slow Flow - Veneto Waterways Experience

Attraversare la conca di navigazione inaugurata nel 1922 da Benito Mussolini, che permette di superare un dislivello di 7 m. tra i due corsi d’acqua, è  delle emozioni più forti che si possono compiere. Le porte vinciane si aprono e i chiudono per far compiere al battello dei turisti un salto di sette metri. C'è il genio umano, la manovalanza anche di chi sovrintende a questi poderosi marchingegni.  La conca è profonda 10 metri e consente alla barca di compiere un dislivello in andata di 7 metri (vengono pertanto rilasciate le acque che permettono alla barca di abbassarsi). Al ritorno la barca deve ''risalire'' e quindi vengono immessi nel canale oltre 2 milioni e mezzo di litri d'acqua che arrivano dal fiume Bacchiglione.

foto: C.Perer

 

''Ite navis via brevis'' : andate navi per la via breve, si legge sul ponte, dopo un'emozione fortissima. Questo canale era di vitale importanza ed è stato progettato studiando il canale di Panama, ma nasce sulle intuizioni del grande Leonardo Da Vinci. Le paratie sono infatti ''porte vinciane''. Passare la conca - credeteci -è un'emozione indelebile. Fino al 1966 la Conca fu operativa per il trasporto merci, poi la Conca è stata ferma fino agli anni '90, e nel 1998 è stata rimessa a posto a scopi turistici.

Il vicino Museo della Navigazione, consente una visita ''necessaria''. Serve a capire cosa accadeva lungo le antiche idrovie del Veneto, è una storia di barche e barcari, di officine (gli squeri), di natura e ingegno e mestieri antichi.
Articolato in 3 piani e 5 sezioni è nato nel 1999 ed è stato inizialmente gestito dai barcari. Dal 2017 lo cura l'Associazione Traditional Venetian Boat che oltre a conservare numerosi interessanti reperti, organizza laboratori, gite e esperienze di navigazione.

''Il mondo va visto anche dall'acqua'' spiega il direttore Maurizio Ulliana. Di questo mondo racconta i segreti: come veniva costruito il Burcio e come era organizzato lo ''squero'', quali erano i materiali locali utilizzati per costruire le barche e impermeabilizzarle con la stoppa e con la pece, i riti del ''varo'' ed anche problemi attuali come quelli legati a piene e magre, alluvioni incluse.

foto C.Perer

E lungo questo percorso si incontrano ville, castelli, giardini, monumenti, ristoranti e cantine. Un mondo tutto da scoprire per raccontarlo poi agli amici.

Paolo Cogo di Gentes Viaggi, capofila della rete Slow Flow, ha messo a punto un itinerario che consente di visitare i Colli Berici, Vicenza e i Colli Euganei. Teoricamente è possibile compiere delle crociere fluviali da Mantova a Venezia o lungo la riviera del brenta, oppure da Padova a Monselice, o lungo il Sile da Treviso fino sulla laguna veneta, associando alla bicicletta, l'enogastronomia, borghi minori e meno noti.

Un'offerta certamente complessa e che richiede un'attenta programmazione, ma sicuramente un prodotto turistico dalle ottime prospettive.

(C.Perer - 15 giugno 2023)
 

per saperne di più
Museo della Navigazione
slow-flow.it

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L'ITINERARIO - Testato per voi
 
Dai Colli Berici - Colli Euganei
in barca e...a piedi
 

(foto e testo di Corona Perer) - Abbiamo testato per voi un tracciato tipo tra Colli Berici e Colli Euganei da svolgere in tre giorni con base logistica ad Abano Terme. Abbiamo incontrato personale molto preparato a narrare il territorio e luoghi densi di storia.

Si parte da Barbarano Mossano, nella parte orientale dei Colli Berici, luogo abitato fin dall'antichità (con caverne e grotte abitate già in epoca longobarda) e da qui si parte per la visita della Valle dei Mulini lungo la valle dello Scaranto.

E' un percorso a piedi, facile e suggestivo, tra impianti antichi diventati oggi eleganti rustici dove è possibile anche soggiornare. I mulini erano il perno dell’economia locale. Ce ne sono 12 ancora funzionanti,  recuperati e trasformati in rustici affascinanti.

La passeggiata nel bosco,  poco più di un chilometro, arriva all'antica Cantina Pegoraro, tuttora attiva dove è possibile fare una degustazione dei vini autoctoni, formaggi e salumi tipici.

Si prosegue per la Vicenza rinascimentale disegnata dal Palladio. Un tempo il Bacchiglione era navigabile e questo consentiva di arrivare a Venezia lungo canali interni che evitavano strade incerte e pericolose, al riparo anche da qualche lotta intestina per i possedimenti.

A Vicenza si compie un itinerario palladiano tra le eleganti vie della città che portano dallo straordinario Teatro Olimpico (per l'imperdibile  spettacolo di luci e suoni che va in scena per i turisti ogni giorno) fino alla Basilica Palladiana.

Lungo la passeggiata si ammirano Palazzo Chiericati e Palazzo Thiene, la Basilica Palladiana e il Teatro Olimpico (un breve ma intenso spettacolo di luci e suoni consente di apprezzarne la bellezza). Le ville palladiane sono iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Il secondo giorno  a poca distanza da Abano, a Battaglia si visita il Castello del Catajo, la “Reggia dei Colli Euganei” costruita tra il 1570 e il 1573, con successivi ampliamenti fino alla seconda metà del XIX secolo.

Portandosi dentro le meraviglie della reggia degli Obizzi, famiglia di mercenari che con il Catajo volle mostrare alla società del tempo la propria potenza, si sale in battello e lungo il Canale Battaglia,  si arriva a Battaglia Terme, dove il canale incontra il Bisatto e va a formare il canale Vigenzone. La grande emozione di questo tratto è superare la Conca di Battaglia.

Si visita il Museo della Navigazione e poi si risale in battello. Superata nuovamente la conca si va in direzione opposta sul canale Bisatto fino a Monselice dominata dal Castello con il Mastio Federiciano, torre con funzione difensiva fatta costruire nel XIII secolo per conto di Federico II di Svevia da Ezzelino da Romano. A Monselice ottimi ristoranti e osterie per una degustazione di prodotti e vini tipici.

Si può poi proseguire per Arquà Terme ( > ve la raccontiamo qui) oppure per il magnifico giardino di villa Barbarigo a Valsanbizio. Un tempo i nobili la raggiungevano in barca come indicano le paline dell'imbarco tuttora presenti all'ingresso. Dietro il cancello si apre un mondo verde carico di metafore e simbologie.

 

''Le esperienze slow flow riflettono ciò in cui crediamo'' dice Paolo Cogo. ''Progettiamo viaggi su misura totalmente personalizzabili per esigenze diverse, accessibili a tutti perché la scoperta del territorio deve essere un'opportunità per tutti. Sono esperienze autenticamente tipiche perché fanno riscoprire il lato più intimo originale del Veneto".

Un'altra delle perle che fa parte di questo itinerario è Arquà Petrarca, borgo antico di grande fascino dove tutto parla del Poeta e visitare la sua casa è una tappa obbligata.

 

Per soggiornare si può scegliere la baricentrica Abano Terme, dove - dopo una giornata di escursioni - fare un tuffo in piscina termale è la ciliegina sulla torta. Quanto può costare? Per un gruppo di circa 10 persone, tre giorni e visite incluse, hanno quote dai 400 euro in su.

info@slov-flow.it

Padova - Conca delle Porte Contarine - Motonave Sant'Agostino di Delta Tour

Il progetto "VENETO WATERWAYS: LE VIE DELL'ACQUA TRA NATURA E CULTURA" è stato finanziato con il POC della Regione Veneto - Programma Operativo Complementare al FESR 2014-2020. Azione 3.3.4/D - D.G.R. n. 1392/2020 per un investimento complessivo di Euro 588.913,22.


Autore: Corona Perer

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