ph. Stefano Ceccarelli
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Arte, Cultura & Spettacoli

Domenico Iannacone, giornalismo con stile

Ascolto, empatia, ritmi slow: fondamentali per capire, per pensare

Il giornalista televisivo Domenico Iannacone, si distingue per lo stile. Ascolto, empatia, ritmi slow, fondamentali per capire, per pensare. E' tornato in tv con ''Che ci faccio qui'' che nel 2025 sarà un viaggio nei luoghi e nelle persone abitate dalla demenza.

Molisano, 63 anni, è stato anche ...sindaco per quattro giorni de Il Paese dei Balocchi 2024, a Bellocchi di Fano, nelle Marche, in provincia di Pesaro e Urbino che aveva per tema ''Infiniti – Le virate coraggiose della vita''.L’affermato giornalista è stato presentato durante un incontro moderato da Marco Giovenco.

«Nella mia vita – afferma Iannacone – ho sempre cercato di raccontare le storie dei visionari, coloro che rompono gli schemi e ribaltano le prospettive della realtà. Sono onorato di diventare Sindaco del Paese dei Balocchi, un luogo in cui il sogno e la fantasia ci aiutano a immaginare e costruire un mondo migliore».

Iannacone ha iniziato la sua carriera professionale ancora giovanissimo, lavorando per testate regionali. Passione e abilità l’hanno portato a diventare inviato di punta per i programmi Ballarò e Presa Diretta.

Ha ideato e condotto per sette edizioni il programma d’inchiesta I dieci comandamenti e dal 2019 è in onda con Che ci faccio qui, tra i programmi di approfondimento più seguiti su Rai 3.

Durante una puntata Iannacone ha incontrato Dario D’Ambrosi, attore, regista d’avanguardia e fondatore nel 1992 del Teatro Patologico, che accoglie persone affette da disagio mentale: un modo di comunicare e uscire dall’isolamento tramite la recitazione. Persone che sono un esempio per gli altri, al tempo stesso una fonte di ispirazione e di fiducia nell’esistenza. Una citazione di Iannacone per illustrarne ancor meglio il pensiero:

«Ci sono persone che ogni giorno si alzano e scelgono di vestirsi di una cosa che non si può comperare: l’umiltà».

Iannacone ha ricevuto cinque Premi Ilaria Alpi, il Premio Paolo Borsellino nel 2015, il Premio Goffredo Parise nel 2017 e nel 2022 il prestigioso Premiolino nel 2022. La sua attività si è estesa con successo anche al cinema: il documentario Lontano dagli occhi ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali come il Civis Media Prize di Berlino, il Real Screen Awards di Los Angeles e il Peace Jam Jury Awards di Montecarlo. Nel 2018 Siamo tutti matti ha vinto il Festival del Cinema a Spello. L’odissea ha ottenuto il Premio Moige nel 2021 e nello stesso anno il Premio Kapuściński.

E in Fecabook ha anche una Fanpace ma nel suo profilo ha più d 100.000 followers. Segno che un altro tipo di giornalismo rivolto alla storia delle persone e all'ascolto...piace.
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(cperer)


Autore: Corona Perer

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