John Muir ''Andare in montagna è tornare a casa''
Edizioni Piano B pubblica gli scritti (alcuni inediti per l'Italia): vera poesia della Natura
''Andare in montagna è tornare a casa''. Ossia capire la nostra vera natura, e questo significa riposizionarsi di fronte a tutte le creature che popolano il mondo, tra le quali c'è 'anche' l'uomo non l'uomo al vertice di tutte.
John Muir, fu il pioniere della filosofia della wilderness e “padre” dei parchi nazionali statunitensi. Per Muir, tutto in natura ha la capacità di suscitare meraviglia e di rimandare a un significato ulteriore, tanto semplice quanto vasto e denso di significato: un fiore sconosciuto, l’ululare del vento, la neve che cade, le montagne solo apparentemente immobili. Non vi è elemento, né forma di vita, che ai suoi occhi non sia degno di essere celebrato e compreso.
Diceva: «Non cieca opposizione al progresso, ma opposizione a un progresso cieco».
Fu grazie ai suoi scritti e al suo attivismo che gli Stati Uniti decisero di elevare ad area protetta alcune delle aree più iconiche del Nord America, come la Yosemite Valley e il Sequoia National Park, inaugurando un modello di conservazionismo che è arrivato fino ai giorni nostri.
Un volume pubblcato da Piano B raccoglie in versione integrale in lingua italiana (per la prima volta) una serie di scritti dell'ambientalista inglese.
''Andare in montagna è tornare a casa'' raccoglie dieci autentici inni alla natura selvaggia. Dalla Yosemite Valley alle vette inviolate della Sierra Nevada fino ai ghiacciai dell'Alaska, lui seppe riconoscere il linguaggio delle vette. Le parole di Muir riescono a comunicare al lettore l’entusiasmo, il rispetto e una visione autenticamente spirituale della wilderness che lo hanno reso un'icona del moderno conservazionismo – il padre dell'ambientalismo mondiale.
In questi scritti, la gran parte dei quali inediti in Italia, lo sguardo del naturalista si combina a quello del poeta, e quello dello scienziato a quello dello scrittore, riuscendo a toccare la mente e il cuore in modo unico e forse irripetibile nella storia della letteratura naturalistica.
John Muir nacque a Dunbar, in Scozia, il 21 aprile del 1838. Emigrato con la famiglia in Wisconsin a undici anni, divenne negli anni una figura leggendaria del conservazionismo statunitense e uno dei più ispirati cantori della wilderness. È considerato il “padre” dei parchi nazionali: a lui si deve l'istituzione di numerose aree protette e un'idea di tutela della natura che ha influenzato profondamente il moderno concetto di conservazione e protezione dei luoghi selvaggi della Terra. Fondatore del Sierra Club, il più antico movimento ambientalista del mondo, viaggiò ed esplorò fin quasi alla morte, avvenuta a Los Angeles, il 24 dicembre del 1914.
«Le montagne mi chiamano e io devo andare, e lavorerò finché posso, studiando incessantemente» disse. E ancora oggi il suo insegnamento non cessa di parlare. A noi.
Corona Perer
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