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Martin Luther King, la voce del profeta

Aveva un sogno, che è restato tale

Disse "I have a dream" e sogno è restato. L'America di oggi dimostra che la questione razziale, riesplosa con i disordini per la morte di George Floyd, è tutt'altro che risolta.

Con la fine degli anni sessanta finisce la segregazione dal punto di vista legale e vengono rimossi gli ostacoli al libero esercizio del voto degli Afroamericani. Ma i razzisti hanno la loro vendetta: il 4 aprile del 1968 infatti Martin Luther King viene assassinato.

La voce del profeta  Martin Luther King  risuona ancora oggi in quel "I still have a dream" rimasto in attesa che la società americana faccia  un sogno irrealizzato eppure a portata di mano. Perchè ognuno può essere migliore di quello che è. Fu lui a dirlo:

Se non potete essere un pino sulla vetta del monte,
siate un cespuglio nella valle, ma siate
il miglior piccolo cespuglio sulla sponda del ruscello.
Siate un cespuglio se non potete essere un albero.

Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero.
Se non potete essere il sole, siate una stella,
non con la mole vincete o fallite.
Siate il meglio di qualunque cosa siate.
Cercate ardentemente di scoprire
a cosa siete chiamati,
e poi mettetevi a farlo appassionatamente.


M,L, King, La forza di amare

 

LA SEGREGAZIONE RAZZIALE

Con l’abolizione della schiavitù avvenuta alla fine della Guerra Civile Americana si aprono prospettive nuove per gli Afroamericani che cominciano una migrazione in più ondate verso le città industriali del Nord e dell’Ovest. Ma scoprono presto a loro spese che tutta la nazione è impregnata di razzismo nei loro confronti: sono molteplici infatti le rivolte contro l’arrivo delle famiglie di colore nei quartieri delle città abitate dai bianchi. Alla libertà non segue poi l’integrazione razziale ne la parità concreta dei diritti che rimane di fatto sulla carta. Alla fine dell’Ottocento, dopo una serie di sentenze costituzionali, comincia infatti la segregazione in ogni ambito della società: nelle scuole, nei cinema, negli ospedali, ecc. Anche la possibilità di esercitare il proprio diritto di voto, soprattutto negli stati del Sud, diventa sempre più difficile, ostacolata da un’infinita quantità di impedimenti burocratici concepiti apposta per gli Afroamericani. È anche l’epoca d’oro del Ku Klux Klan e dei linciaggi, che negli stati del Sud continueranno fino agli anni ‘60 del ‘900. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la lotta per l’integrazione e il diritto di voto effettivo ovunque negli Stati Uniti prende nuovo vigore. A fare la differenza è la seconda metà degli anni ‘50, quando una serie di sentenze cominciano a demolire il sistema della segregazione nelle scuole. Ma è negli anni ’60 che finalmente l’obiettivo dell’effettiva parità è a portata di mano, quando si afferma il Movimento per i Diritti Civili degli Afroamericani capitanato da Martin Luther King – movimento non violento, sebbene le continue esplosioni di violenza a sfondo razziale sia da parte dei bianchi che dei neri. A favorirne il successo è il supporto dei bianchi progressisti (e delle star del cinema e della musica), il denaro fornito dai sindacati democratici e l’appoggio alla causa antirazzista prima del presidente John Fitzgerald Kennedy e poi, dopo il suo omicidio, del suo successore Lyndon B. Johnson. Con la fine degli anni sessanta finisce la segregazione dal punto di vista legale e vengono rimossi gli ostacoli al libero esercizio del voto degli Afroamericani.
Ma i razzisti hanno la loro vendetta: il 4 aprile del 1968 infatti Martin Luther King viene assassinato.


I STILL HAVE A DREAM (testo)


(....) Io ho ancora un sogno. È un sogno profondamente radicato nel sogno Americano, che un giorno questa nazione si solleverà e vivrà nel vero significato del suo credo, noialtri manteniamo questa verità evidente, che tutti gli uomini sono creati uguali. Io sogno che nella terra rossa di Georgia, i figli di quelli che erano schiavi ed i figli di quelli che erano padroni degli schiavi si potranno sedere assieme alla tavola della fraternità. Io sogno che un giorno anche lo stato di Mississippi, uno stato ardente per il calore della giustizia, ardente per il calore dell'oppressione, sarà trasformato in un oasi di libertà e giustizia. Io sogno che i miei quattro figli piccoli un giorno vivranno in una nazione dove non saranno giudicati per il colore della pelle, ma per il contenuto della loro personalità.

Ho un sogno. Sogno che un giorno in Alabama, con i suoi razzisti immorali, con un Governatore dalle labbra sgocciolanti parole d'interposizione e annullamento, un giorno, là in Alabama, piccoli Negri, bambini e bambine, potranno unire le loro mani con piccoli bianchi, bambini e bambine, come fratelli e sorelle.

Ho un sogno.Sogno che un giorno ogni valle sarà elevata, ed ogni collina e montagna sarà spianata. I luoghi asperi saranno piani ed i luoghi tortuosi saranno diritti, e la gloria del Signore sarà rivelata ed il genere umano sarà riunito. Questa è la nostra speranza. Questa è la fede con cui ritorno al Sud. Con questa fede potremo tagliare una pietra di speranza dalla montagna della disperazione.

Con questa fede potremo trasformare il suono dissonante della nostra nazione in un armoniosa sinfonia di fraternità. Con questa fede potremo lavorare insieme, pregare insieme, lottare insieme, andare in carcere insieme, sollevarci insieme per la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi, e questo è il giorno.

Questo sarà il giorno in cui tutti i figli di Dio potranno cantare con nuovo significato Il mio paese è tuo, dolce terra di libertà, di te io canto. Terra dove è morto mio padre, terra orgoglio del pellegrino, da ogni lato della montagna facciamo risuonare la libertà. E se l'America sarà una grande nazione, questo si deve avverare (...)

28 agosto 1963, - Martin Luther King


(...) I still have a dream. It is a dream deeply rooted in the American dream.
I have a dream that one day this nation will rise up and live out the true meaning of its creed: "We hold these truths to be self-evident: that all men are created equal.I have a dream that one day on the red hills of Georgia the sons of former slaves and the sons of former slaveowners will be able to sit down together at a table of brotherhood.I have a dream that one day even the state of Mississippi, a desert state, sweltering with the heat of injustice and oppression, will be transformed into an oasis of freedom and justice.

I have a dream that my four children will one day live in a nation where they will not be judged by the color of their skin but by the content of their character. I have a dream today. I have a dream that one day the state of Alabama, whose governor's lips are presently dripping with the words of interposition and nullification, will be transformed into a situation where little black boys and black girls will be able to join hands with little white boys and white girls and walk together as sisters and brothers.I have a dream today.

I have a dream that one day every valley shall be exalted, every hill and mountain shall be made low, the rough places will be made plain, and the crooked places will be made straight, and the glory of the Lord shall be revealed, and all flesh shall see it together.

This is our hope. This is the faith with which I return to the South. With this faith we will be able to hew out of the mountain of despair a stone of hope. With this faith we will be able to transform the jangling discords of our nation into a beautiful symphony of brotherhood. With this faith we will be able to work together, to pray together, to struggle together, to go to jail together, to stand up for freedom together, knowing that we will be free one day. nd if America is to be a great nation this must become true. (...)

28 agosto 1963, - Martin Luther King

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