Scienza, Ambiente & Salute

MRNA e Vaids, nuovi studi

L'allarme: il genere umano mutato per... generazioni

Uno studio svedese ha dimostrato che il vaccino Covid-19 è in grado di modificare il DNA umano. Peter McCullough, internista, cardiologo e medico di spicco negli Stati Uniti, afferma che questa alterazione potrebbe danneggiare le cellule riproduttive e portare a cambiamenti genetici nelle generazioni future. A suo dire “Il vaccino Pfizer, trascrive e installa il DNA nel genoma umano”.

Un altro studio è stato condotto dall'Università di Cologna dal prof. Walter Doerfler che porta a ipotizzare la possibile integrazione tra i sieri MRNA e il genoma umano.

Affermazioni che si aggiungono a quelle della Stanford University dove è stato scoperto che le proteine ​​spike erano ancora presenti nel corpo 60 giorni dopo la vaccinazione. Ed è ormai acquisito che i vaccini COVID-19 e le proteine ​​spike possono influenzare il DNA umano. Nel marzo 2022, il Dipartimento di Patologia della Stanford University e altri istituti di ricerca hanno pubblicato un rapporto sulla rivista Cell, fornendo dati preliminari sulla durata della permanenza dei vaccini COVID-19 nel corpo umano.

Il problema è ora cercare di ridurre il danno e riparare il nostro DNA.

Secondo il  rapporto del Dipartimento di Patologia della Stanford University a sette soggetti, che avevano tutti ricevuto una seconda dose di vaccino mRNA Pfizer o Moderna, le proteine ​​spike possono causare vari tipi di danni alle cellule immunitarie del corpo, comprese malattie autoimmuni, paralisi, morte improvvisa e altri gravi eventi avversi. Ma possono causare danni ancora più profondi, ovvero influenzare i geni cellulari, integrarsi nei genomi e modificare il codice genetico della vita umana.

Il professor Luc Montagnier, il virologo francese vincitore del premio Nobel per la scoperta del virus dell’AIDS, l’HIV, aveva condotto un esperimento sul DNA che è stato pubblicato sul Journal of Physics: Conference Series (JPCS).

Montagnier fu il primo a parlare della Vaids, la sindrome di immunodeficienza acquisita da...vaccino. Il Vaiolo delle scimmie non sarebbe altro che questo. Per verificare l’affidabilità del test, il professor Montagnier aveva ripetuto il test 12 volte e i risultati del test si sono rivelati identici. Successivamente, lo scienziato russo Peter Gariaev, esperto di genetica delle onde, ha ripetuto lo stesso esperimento e ha pubblicato i risultati sul DNA Decipher Journal nel 2014.

Sia il Prof. Montagnier che il Prof. Gariaev hanno concluso che frammenti di sequenza di DNA possono essere creati sotto l’effetto di un campo elettromagnetico, che è un tipo di energia. E questo indica che il DNA ha proprietà di energia. Il DNA non solo assorbe i fotoni, ma può anche avere le proprietà di un campo energetico. Sarebbe l’effetto fantasma del DNA che non è solo una struttura molecolare, ma ha anche proprietà di campi energetici quantistici e elettromagnetici.

La FDA, i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) non hanno ancora pubblicato articoli o rapporti che riconoscano gli effetti negativi dei vaccini Covid-19 sulla salute umana. Ma ci sono molti studi che sono andati in profondità ed invece lo affermano, come è dimostrato in questa pagina.

A questo punto l'unica cosa che servirebbe sapere, è cosa  effettivamente ci sia dentro i vaccini.
Ma questo come noto è un segreto militare.
Chi ha ricevuto questo segreto nel proprio corpo ha firmato un consenso informato.
Ci pare che non ci sia altro da dire.
 

***

 

NOTA dell'editore (28-12-2023) - Questa pagina risponde agli irrinunciabili criteri della deontologia professionale giornalistica: ovvero riportare, sulla base di fonti accreditate, fatti e analisi di ricerca/scienza.

La bozza del nuovo Piano nazionale di comunicazione del rischio pandemico 2023-2028 presentato nella conferenza Stato Regioni è stata approvata.
Tra i punti salienti due inquietanti obiettivi : “Sviluppare strumenti efficaci per identificare tempestivamente la cattiva informazione”, che sarebbe quella sgradita a quella ufficiale.
Ed inoltre: “la comunicazione ha il non facile compito di aiutare la popolazione ad accettare la natura imperfetta delle decisioni assunte in situazione di emergenza”.
Come dire: fategliela digerire.

Questa pagina risponde agli irrinunciabili criteri della deontologia professionale giornalistica: ovvero riportare, sulla base di fonti accreditate, fatti e analisi di ricerca/scienza.
La regola che ci siamo dati risponde all'imperativo etico dell'onestà intellettuale.
Che per noi sarà come dire: RESISTERE PER ESISTERE
www.giornalesentire.it

www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*

Commenti (0)