
Adolf Vallazza, a quota 100
Museion ha reso omaggio allo scultore gardenese
Museion, museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, ha reso omaggio all’artista Adolf Vallazza, nato ad Ortisei, in occasione dei suoi 100 anni con una mostra realizzata in collaborazione con l’Archivio Adolf Vallazza.
Vallazza inizia la sua carriera come pittore, per poi spostarsi negli anni ’60 verso la scultura utilizzando il legno proveniente da antichi fienili della Val Gardena per trasformare l’effimero in eterno e dare vita così alle sue imponenti sculture.
Per Adolf Vallazza la scultura ha un significato mutevole: è una composizione estetica, un trono o un totem mitico, oppure un oggetto di scena in una performance di danza. Una scultura è dunque una superficie stratificata, inscritta con accezioni e funzioni che vanno al di là di uno specifico periodo o significato – un modo per renderla atemporale e lasciare che il tempo stesso interagisca con essa, così come chi la osserva.
A Bolzano sono state esposti - tra marzo e giugno del 2024 - disegni che vanno dagli anni ‘60 fino ad oggi, insieme a dieci grandi sculture lignee astratte presentate per la prima volta assieme nello stesso spazio museale. L’esposizione, costituita principalmente dalle sculture lignee più astratte realizzate dall’artista – totem, menhir e sculture di uccelli, alcune della collezione di Museion – ha offerto anche l’opportunità di far conoscere al grande pubblico il lavoro grafico di Vallazza, dagli anni ’60 ad oggi.
L’atto di disegnare da sempre accompagna e continua ancora oggi ad accompagnare la sua attività di scultore. I disegni e gli schizzi, presentati a parete e in una vetrina, con diversi formati e tecniche, testimoniano la ricerca formale e le relazioni spaziali e simboliche delle produzioni di Vallazza nel tempo.
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