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''Museo delle Guide'' uomini e imprese di montagna

Madonna di Campiglio, un piccolo scrigno di storia dell'alpinismo

Il ''Museo delle Guide'' di Madonna di Campiglio è stato inaugurato nel 2006 grazie all'intervento della Provincia, del comune di Pinzolo, del Rotary Fellow distretto 2006.

Realizzato sullo studio dell’architetto di Manuela Baldracchi nasce grazie al contributo di immagini di Paolo Bisti e al supporto dell’alpinista e Guida Alpina Marco Furlani.

E' un piccolo scrigno di storia dell’alpinismo, realizzato grazie alle donazioni di molte famiglie locali, le quali possono vantare nomi celebri, sia come guide alpine, che come protagonisti di importanti imprese alpinistiche. E dunque i Detassis, i Dallagiacoma, i Vidi, gli Alimonta, i Serafini, i Bonapace ed ancora Silvio Agostini, Renato Valentini, ognuno con le proprie foto d'epoca e gli oggetti più significativi della propria carriera, gelosamente custoditi in  una elegante vetrinetta con la struttura in legno.

Particolare la sezione dedicata a Cesare Maestri, con gli scarponi della scalata al Cerro Torre, la famosa spedizione “Campiglio 70”, quella con il compressore, con la quale il Ragno delle Dolomiti volle gridare al mondo la sua verità, rimanendo 24 giorni in parete pur di arrivare in vetta.

All'interno una serie di vetrinette espositive, una per ogni famiglia di alpinisti e Guide Alpine, che espongono una preziosa raccolta di suppellettili: libretti di guida, libretti di vetta, corde, piccozze, ramponi, attrezzatura da montagna degli esordi dell’alpinismo in Brenta. Ricostruiscono le imprese, articoli di giornale, sci di legno, gigantografie del Gruppo Guide Alpine, costituitosi nel 1911 (un’immagine storica che campeggia su quasi tutti i libri di storia dell'alpinismo) e le vie più celebri delle Dolomiti di Brenta.

Lo spazio riservato al Museo, collocato allo Chalet Laghetto in Conca Verde, è piccolo: l'appello della comunità di Madonna di Campiglio è che si possa trovare una sede più consona per una raccolta così ricca di cimeli di grande rilevanza storica.

Lo gestisce la Pro Loco Madonna di Campiglio.

 

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