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Rovereto, folklore e devozione per l'Ausiliatrice

Non manca chi dissente: Mario Cossali, presidente Anpi

(foto Corona Perer) - Il 5 agosto di ogni anno si festeggia a Rovereto, la patrona: Maria Ausiliatrice. La storia racconta che il 5 agosto 1703, per essere preservata dalle distruzioni portate dal generale francese Vendôme nella Vallagarina, Rovereto si affidò alla protezione di Maria Ausiliatrice, Patrona principale della città, e fece voto di celebrare ogni anno la memoria solenne di ringraziamento. Quella volta Rovereto venne risparmiata, non fu così per altri paesi della Valle dell'Adige che  fecero i conti con morte e distruzione per mano francese.

Non manca chi dissente. Mario Cossali, presidente Anpi, nel 2019 criticando la natura di questa celebrazione, ha censurato non solo la solennità ma che di una intercessione della Madonna si possa parlare.

Ma tant'è: la tradizione prosegue anche oggi, con i costumi tipici delle donne e degli Schützen, la banda, il corteo civile e religioso lungo il centro storico di Rovereto. La ricorrenza ha il suo clou - come ogni anno - con la consegna del cero votivo da parte dell'amministrazione comunale, atto che suggella il rinnovo del voto della città di Rovereto espresso nel 1703.

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