Viaggi & Reportages

Salvo Alibrio, la mia ''India''

La sfida: narrare in bianco e nero il colore di un popolo

“India” è uno splendido focus fotografico di Salvo Alibrio, classe 1988 e una passione per la fotografa scoccata a soli 9 anni nella sua Ragusa dove è nato e dove ancora oggi lavora. Il suo reportage coglie un popolo nel suo tran-tran quotidiano, tra villaggi e città, caste e tradizioni. La forza delle luci e delle ombre fa da amplificatore e trasforma momenti di vita quotidiana in epica di grandissimo impatto.

"Nel mio viaggio in India ho voluto raccontare la storia di un grande popolo in bianco e nero, annullare i rinomati colori dell'India in modo da sintetizzare il tutto in luci e ombre" spiega il fotografo siciliano.

Alla fotografia si è avvicinato per passione pura. Dopo gli studi al liceo artistico, decide che si dedicherà alla fotografia e da autodidatta partecipa ai primi concorsi fotografici. I risultati non tardano ad arrivare fino al riconoscimento del 2012 al concorso indetto da National Geographic Italia che gli dà la  possibilità di frequentare un Master di Reportage  all'accademia di fotografia John  Kaverdash di Milano.
Poi i primi viaggi e reportage. Quello in India ci consegna un popolo sempre in movimento nei villaggi e nelle città.

“Storia, cultura, preghiera, abitudini di vita sono diverse ma è comunque un popolo unito, sia nel caos delle grandi città, sia nell'intimità dei piccoli villaggi dove il tempo sembra non scorrere mai” racconta Salvo Alibro che coraggiosamente fa a meno del colore per un lavoro di ricerca meno scontato,  un percorso di luci e ombre dove si intravede l'anima di ogni singolo uomo e l'atmosfera di ogni luogo. Racconta di essersi sentito molto coinvolto emotivamente, perso nel numero incredibile di gente che si vede per strada.

“Il modo di guidare degli indiani è incredibile, ma ricordo anche la grande ospitalità di persone che ti offrono un thè. Appena uscito dall'aereoporto le porte scorrevoli mi hanno aperto un modo dove l'impatto con l'aria la gente è stato davvero emozionate”.

Dieci giorni sono pochi, ma gli sono stati sufficienti per captare l'anima di questo popolo con un lavoro che trasferisce emozioni e passione e conferma il talento di questo giovane professionista che vive e lavora  a Palazzolo Acreide (SR) dove ha aperto uno studio fotografico. 

A Dicembre 2017 un suo progetto dal titolo  "Il sale negli occhi" è stato esposto in Giappone nell'istituto Italiano di cultura di Osaka. Ad ulteriore conferma  di un percorso già costellato di numerosi traguardi: finalista alla 10° Edizione del Premio Internazionale  Arte Laguna 2015, Premio Portfolio Mediterraneum in occasione del Med Photo Fest 2016, primo classificato al Concorso Fotografico Internazionale  indetto da  Moak "fuorifuco" e al "Tokyo International Photo Awards" Gold Winner. Diversi servizi fotografici son stati pubblicati da “Traveller" (Edizioni Condè-Nast), “Le Figaro Magazine" e National Geographic.  Ha partecipato a mostre collettive e  ha allestito mostre  personali nelle province di Siracusa e  Catania nella  Fondazione Puglisi Cosentino, nel Palazzo della Cultura e nel comprensorio delle ciminiere in occasione del Med Photo Fest 2017.


Autore: Corona Perer

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