Arte, Cultura & Spettacoli

Marco Polo, 700

Alla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia si conserva il testamento

Il 2024 è un anno speciale per  Venezia: si celebrano i 700 anni dalla morte di Marco Polo.

Per i 700 anni dalla morte di Marco Polo, avvenuta nel 1324, il Comune di Venezia ha organizzato un primo calendario di iniziative importanti, in collaborazione con Fondazione Musei Civici di Venezia, l'Università Ca’ Foscari di Venezia, ma anche tantissime realtà associative della città, nazionali ed internazionali. Saranno occasioni per dare lustro alla memoria del veneziano, riconosciuto di aver scritto il primo attendibile e completo resoconto dell'Oriente e il primo contributo alla reciproca conoscenza tra Asia ed Europa.

Tante le iniziative pubbliche di carattere scientifico, espositivo, letterario, culturale, che si potranno seguire consultando il sito web dedicato leviedimarcopolo.it e attraverso i canali social di Venezia Serenissima. Le celebrazioni avranno durata triennale,  quindi  anche nel 2025 e nel 2026.

Marco Polo è conosciuto per aver scoperto l'Oriente lontano. La sua storia di grande viaggiatore è una storia che via mare e via terra ha dato origine al legame con quelle culture e popolazioni lontane – spiega il sindaco di Venezia e presidente del Comitato promotore Luigi Brugnaro - La riscoperta della sua figura evoca temi di grande attualità: prima fra tutte come dialogare con altre culture senza rinunciare alla propria identità?

 

Alla conferenza stampa è intervenuto anche l’assessore alla Cultura della Regione Veneto, Cristiano Corazzari, che ha assicurato il sostegno, la vicinanza e la collaborazione dell’Ente perché si tratta di un progetto che richiama la storia di Venezia ed il suo essere città cosmopolita, luogo di incontro dove costruire relazioni.

Fondazione Musei Civici prende parte alle celebrazioni per Marco Polo nell’anno in cui ricorrono i 700 anni dalla morte con mostre, masterclass, incontri e momenti dedicati al pubblico dei più giovani e alle scuole.

Evento di punta delle celebrazioni è la mostra ospitata a Palazzo Ducale dal 6 aprile al 29 settembre 2024, I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento (6 aprile - 29 settembre). E ancora, il progetto Alfabeto Marco Polo. Venezia - Istanbul (7 - 16 maggio).

Sarà un viaggio nel viaggio: tra le sale di Palazzo Ducale, con oltre 300 opere provenienti dalle collezioni veneziane, dalle maggiori e più importanti istituzioni italiane ed europee, fino a prestiti dei musei dell’Armenia, Cina, Qatar e Canada. Opere d’arte, reperti, manufatti e incursioni nell'opera letteraria del mercante veneziano per ripercorrere la geografia fisica, politica e umana dei suoi incontri in Asia, al centro de Il Milione, con un'approfondimento dedicato proprio alla fortuna mondiale della sua opera letteraria tra Ottocento e Novecento, fino alle suggestioni della figura del mercante e della sua avventura nell’arte contemporanea.

Il primo appuntamento in ordine di tempo è al Museo di Palazzo Mocenigo, che apre al pubblico dall'11 gennaio con L’Asse del Tempo: Tessuti per l’Abbigliamento in Seta di Suzhou: creazioni originali, tessuti e repliche di antichi abiti per raccontare la millenaria tecnica che ha reso celebre la seta della regione dello Jiangnan, ammirata e menzionata da Polo.

Sempre al Museo di Palazzo Mocenigo ospiterà ''Marco Polo. I costumi'' di Enrico Sabbatini al Museo di Palazzo Mocenigo con abiti di scena del celebre sceneggiato RAI dal 14 maggio al 30 settembre una selezione di abiti di scena e bozzetti, protagonisti dell'indimenticabile produzione RAI internazionale, lo sceneggiato Marco Polo del 1982, che vide compartecipazioni internazionali, tra cui la stessa Cina. Atteso per ottobre il consueto appuntamento con l'arte calligrafica, con le masterclass e la mostra nella Sala delle Quattro Porte del Museo Correr Le vie della scrittura, dedicate in particolare alle culture calligrafiche araba e cinese.

Con il suggestivo titolo Ad Oriente. Il mirabolante viaggio di Marco Polo, dal 27 gennaio al 13 febbraio anche il Carnevale di Venezia 2024 celebrerà uno dei suoi più grandi viaggiatori, portando nelle calli, nei campi e nelle piazze della Città il tema del viaggio.

 

''Raccontare oggi Marco Polo permette di capire come le relazioni fra diverse società, culture e come le rotte verso l’Oriente, non abbiano smarrito importanza e attualità - commenta Mariacristina Gribaudi, presidente di Fondazione MUVE - Per i nostri Musei è un’occasione preziosa per raccontarsi con diverse iniziative, ponendo in dialogo le straordinarie collezioni civiche con prestiti eccellenti''

Tanti anche gli eventi del calendario cafoscarino che diventano un momento di riflessione sulla vita e l’opera di Marco Polo in un intenso programma scientifico e culturale. Sin da questa settimana si entra nel vivo degli appuntamenti dedicati alla figura di Marco Polo a cura dell'Università Ca' Foscari.

''Queste celebrazioni sono un'occasione per riscoprire la figura storica di Marco Polo al di là degli aspetti leggendari per i quali è universalmente noto; egli è stato un grande “ambasciatore” dell'Italia e della Repubblica di Venezia, ha ricoperto un ruolo significativo in Asia dove è molto conosciuto, più che nel nostro Paese. Quest'anno avremo quindi modo di raccontare la storia di questo mercante e il significato che la sua vita e la sua straordinaria esperienza hanno avuto, quale ponte fra l'Europa e l'Asia. Mi auguro che queste celebrazioni siano anche l'occasione per rinsaldare le relazioni culturali fra queste due parti del mondo - spiega Tiziana Lippiello, rettrice dell'Università Ca' Foscari.

Le azioni sul piano locale, che comprendono letture pubbliche itinerari in città e cicli di conferenze per i cittadini puntano a mediare le complesse conoscenze della figura di un uomo del Medioevo e delle conseguenze del suo viaggio sull’apparato cognitivo dell’uomo occidentale.

Il sito www.leviedimarcopolo.it, tradotto anche in inglese e cinese, darà conto di tutti gli eventi.

Alla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, si conserva fin dalla prima metà dell’Ottocento la pergamena su cui Marco Polo (1254–1324), dal suo letto di morte, dettò le sue volontà. Il testamento di Marco Polo è il documento in cui  l'epico viaggiatore veneziano svela la sua parte più intima.

 

Aveva denaro e beni di ogni natura, comprese alcune merci esotiche, portate dai suoi viaggi nelle lontane terre d'Oriente. E in punto di morte, reso fragile dalla malattia, Marco Polo ha voluto continuare a stupire anche con le proprie disposizioni testamentarie. Donazioni alla chiesa per salvarsi l’anima, la liberazione dello schiavo, l’eredità per la moglie e alle figlie in un momento storico nel quale si lasciava tutto al ramo maschile.

Nel testamento anche un elenco di proprietà e oggetti favolosi: bottoni di ambra, stoffe traforate in oro, drappi di seta, redini di foggia singolare, persino il pelo di yak e una “zoia” in oro con pietre e perle del valore di “14 lire di danari grossi”.

 

 

 

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