Viaggi & Reportages

La stella di Rijeka2020

Viaggio nella Capitale Europea della Cultura 2020

Domenica 20 settembre 2020 Fiume ha rilanciato il suo ruolo di Capitale Europea della Cultura  una installazione artistica Monumento a Rijeka la Rossa eretta in cima al grattacielo iconico che domina il Korzo come parte del programma Capitale europea della cultura e dopera dell'artista Nemanja Cvijanović

Si tratta di una grande scultura a forma di stella partigiana a cinque punte,  tempestata di 2800 frammenti di vetro che simboleggiano i 2800 combattenti morti nella battaglia per Rijeka che ha destato qualche malumore nella comunità italiana.

L'installazione è parte integrante del programma Pocket Turned Out - Art Interventions in the Public Space organizzato dal Museum of Modern and Contemporary Art, fiore all'occhiello di Rijeka 2020 - Capitale europea della cultura, ed affronta ed esplora i cambiamenti storici e le attuali manifestazioni di potere.

“Il simbolismo primario di questa stella obliqua comunica il paradosso dell'eredità antifascista e rivoluzionaria scartata ma ancora pericolosa come simbolo del movimento operaio internazionale e della lotta per una società più giusta” afferma l'artista Nemanja Cvijanović.

 

In questa città si respira orgoglio croato: pride to be different afferma lo staff di #Portofdiversity, il progetto con il quale la città ha conquistato la giuria europea e si è fatta assegnare il prestigioso ruolo.
Questo il servizio che avevamo realizzato a febbraio, all'inaugurazione di un anno che doveva essere magico ma che può ancpra tornare ad esserlo.

(cp)

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Rijeka2020, port of diversity
grande festa per la Capitale Europea della Cultura 2020

(Fiume 1 febbraio 2020 - Corona Perer) - Nella notte tra il 31 gennaio ed il primo febbraio è stata posizionata nel Korzo la timeline ed è stato interessate vedere come i Fiumani siano accorsi al mattino a leggere la loro storia: in 100 anni hanno avuto 7 governi diversi. Un partigiano ci ha fermato accanto alla foto della guerra della loro storia più recente, quella che  ha avuto il Maresciallo Tito come gran protagonista. "Ja Partizan" ci dice. Ero un partigiano anche io. "Li ci sono anche io" ci fa capire. E c'è orgoglio nel suo italiano stentato che però vuole comunicarci la vicinanza e l'amicizia di una città che ha avuto a che fare con l'Italia.

Applauditissimo lo show inaugurale dal molo Adacev: Opera Industriale ha trasformato il Porto in un palcoscenico, dove si esibivano migliaia di artisti, accompagnati dai suoni del lavoro, dell'industria e del rumore prodotto dal pubblico fino ad una trionfale “Bella Ciao” che ​ha ricordato simbolicamente all'Europa e alla Croazia la libertà che i cittadini europei hanno goduto negli ultimi 75 anni con le parole  mentre le installazioni luminose scandivano le parole a caratteri cubitali RIJEKA LET'S Go (FORZA FIUME),  PORTO DI DIVERSITÀ; TOLLERANZA; RISPETTO; COESISTENZA; MIR (PACE), ANTIFASCISMO; ARTE; EUROPA, CULTURA e alla fine LIUBAV- LIUBAV- LIUBAV (AMORE).

Lo show nel porto è stato un omaggio di Fiume ai suoi lavoratori, al suo patrimonio industriale, alla sua arte d'avanguardia. Il porto di Rijeka è davvero il porto della diversità. L'enorme pubblico ha suonato campanacci, applaudito, creato rumore e luci, e così ha partecipato alla performance sia come strumento vivente che come motivo stesso dell'esistenza e della realizzazione della Capitale europea della cultura.

Opera Industriale è stato progettato dal duo d'arte di Rijeka JMZM (Josip Maršić e Zoran Medved) e orchestrato dal compositore croato, maestro Frano Đurović, ha visto la partecipazione di numerosi artisti, tra cui DB Indoš - House of Extreme Musical Theatre con Rumoristi, il coro misto di The Opening of European Capital of Culture, diretto dal coro Jeka Primorja e guidato da Igor Vlajnić,  un'orchestra di archi e fiati, il coro Mieskuoro Huutajat ed il pubblico con urla e tintinnio. L'Opera Industriale presentava anche una ventina di chitarristi di Fiume, dieci batteristi, ballerini e l'orchestra di smerigliatrici, saldatori e scintille degli operai.

Un'opera urbana  sul ricco e burrascoso passato di Fiume e profondo rispetto per il potere dei lavoratori che hanno orgogliosamente lavorato al suo progresso. Un riferimento è andato a Janko Polić Kamov, scrittore di Fiume, predecessore dell'avanguardia europea.

 

Un coro finlandese ha intonato gli inni di tutti gli stati (sette!) in cui Rijeka esisteva negli ultimi cento anni. Durante il gran finale di Opera, l'inno degli antifascisti italiani “O Bella Ciao” ​​è stata cantata congiuntamente da tutti gli artisti: chitarristi rock, batteristi, The Choir of The ECoC Opening, orchestra, il coro finlandese Huutajat e DB Indoš insieme a gran parte di pubblico. Zoran Prodanović Prlja, noto frontman rock croato ha datola sua voce alla arrazione e il tutto si è concluso con spettacolari fuochi d'artificio. L'intrattenimento e il divertimento è poi proseguito fino a notte fonda nelle strade e nelle piazze, nei pub e caffè all'aperto pieni di eccessi, ma senza eccessi ed incidenti, anche questo un vero e proprio successo. Una vera festa.

Con il titolo di Capitale europea della cultura (CEC), assegnato dal 1985 dalla Commissione europea, ci sono progetti di sviluppo e trasformazione, investimenti nello sviluppo della cultura.E' stata restaurata la nave Galeb, la neve di Tito, che diventerà una nave-museo e un’attrazione culturale-turistica a Fiume. Per tutti questi lavori di ristrutturazione a Fiume sono stati assegnati mezzi a fondo perduto dai Fondi europei per un totale di quasi 140 milioni di kune. Tutti questi investimenti verranno portati a termine nel corso del 2020 e in parte nel 2021.

Il programma culturale ruota attorno a tre temi che intrecciano l’identità di Fiume e l’Europa contemporanea: acqua, lavoro e migrazione. Tutto questo attraverso mostre, rappresentazioni, opere, conferenze, concerti, festival, presenze di artisti mondiali e croati, progetti delle associazioni locali, allestimenti di ambienti, collocazioni di sculture, presentazioni di libri, incontri tra cittadini di Fiume, della Regione, della Croazia e d’Europa.

Ci sarà anche una grande e imperdibile mostra dedicata Gustav Klimt (che ha decorato il meraviglioso Teatro dell'Opera di Fiume) dal titolo "Il Klimt sconosciuto – Amore Morte Estasi" dal 14 luglio – 14 ottobre 2020, al Museo civico di Fiume.

Gli eventi sono stati pensati per "restare" come il Festival dell’infanzia Tobogan oppure Porto Etno, il festival che celebra la musica e la gastronomia di tutto il mondo. A Fiume il progetto2020 porta inoltre la costruzione di edifici per la cultura, finanziati con fondi europei. Nell’area dell’ex fabbrica Rikard Benčić, in via Krešimir a Fiume, sono stati ristrutturati quattro edifici facenti parte del nostro patrimonio industriale e che verranno adibiti a scopi culturali. Vi troveranno la propria casa il Museo civico di Fiume, il Museo di arte moderna e contemporanea, la Biblioteca civica di Fiume e la Casa dell’infanzia, destinata allo sviluppo della creatività infantile, la prima di questo tipo in Croazia.

Noi italiani la chiamiamo ancora Fiume, ma l'odierna Rijecka è orgoglio croato, una città così aperta che ci sarà anche la Conferenza delle Puttane (21, 22 e 23 maggio 2020, Casa della cultura croata a Sušak). Una riflessione sul cosiddetto lavoro sessuale. Nata grazie alla collaborazione di partner argentini e croati, la conferenza spettacolo  inquadra gli aspetti legislativi, etici, femministici, umanistici, pratici, politici, sanitari e attivistici del lavoro sessuale. Si basa sulla documentazione della prostituzione in Argentina nel 2018 e parte dal presupposto che l’erotismo, la seduzione, la sensibilità, il godimento e i sentimenti sono in primo luogo componenti umane. Una componente non secondaria nella storia di una città che ha avuto nel suo porto il centro di ogni tipo di... relazione.
Una città che dimostra così la sua apertura, la sua creatività scritta in DNA da sempre  incrocio di culture ed entra nella lista di una sessantina di città europee che lo sono state finora, tra cui Dublino, Liverpool, Atene, Rotterdam, Genova e Matera lo scorso anno. Rijecka è tra l’altro la prima città croata a detenere questo titolo.

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Come raggiungere Fiume

In aereo - l'aeroporto di Fiume si trova sull'isola di Veglia (Krk), a 30 km dal centro della città.
In auto - la rete autostradale croata di altissima qualità renderà il vostro viaggio piacevole. Fiume dista 162 km da Zagabria, 74 km da Trieste, 114 km da Lubiana, 491 km da Vienna, 507 km da Budapest, 516 km da Monaco di Baviera, 557 km da Belgrado.
In autobus – le città europee che hanno la linea diretta con Fiume sono: Basilea, Belgrado, Berlino, Dortmund, Francoforte, Amburgo, Lubiana, Monaco di Baviera, Sarajevo, Stoccarda, Trieste, Zagabria, Zurigo.

 


Autore: Corona Perer

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