Viaggi & Reportages

San Candido, 1250 anni di storia

Nel cuore delle Dolomiti e della Pusteria

Con i suoi angeli dorati e il campanile a cipolla, esempio tipico di barocco tirolese, la Parrocchiale di San Michele, domina il corso principale di San Candido, la Peter Paul Rainer Strasse luogo dello struscio e delle belle boutique.

Accanto all'ingresso un numero monumentale: 1250, perchè 1250 sono gli anni di storia di questo luogo, Un compleanno importante che la comunità pusterese sta celebrando dal 1 gennaio scorso, con eventi che si concluderanno il 31 dicembre prossimo. Questa infatti è l'antica Littanum, fondata nel 769 dai Romani: con l'estensione a nord dell'Impero Romano diventò crocevia dei commerci tra la Pianura Padana e i mercati transalpini così divenne "mansio". Avevano questo titolo, in età imperiale, quei luoghi posti lungo una strada romana, vere e proprie stazioni di posta gestita dal governo centrale  messe a disposizione di dignitari, ufficiali, o di chi viaggiasse per ragioni di stato. L'identificazione degli ospiti avveniva grazie a documenti simili a passaporti.

Ma la storia di San Candido è ancora più antica: già alla fine dell'età del bronzo gruppi di illiri e altri popoli Alpini si insediarono sulle pendici del Monte San Candido. Innichen, il nome tedesco di San Candido, è di origine celtica.

Con una donazione del Duca Tassilone III, San Candido passa con tutta l'alta Pusteria al Principato di Frisinga e nel 1303 Re Alberto II d'Asburgo concede il diritto di mercato settimanale, fatto che renderà questa località non solo il secondo comune con diritto di mercato del Tirolo, ma contribuirà anche alla sua crescita economica.

San Candido è dal 1923  il nome ufficiale italiano in omaggio a Candido il patrono della Collegiata. Poco sappiamo della vita del santo e a lungo ci si è chiesti di quale Candido si trattasse dato che ben 29 Santi, di cui 6 martiri portano questo nome. Sarebbe il "candidus" martire Romano delle catacombe. Poichè le sue reliquie vennero donate al vescovo che qui aveva giurisdizione, ecco nascere San Candido anche se la magnifica parrocchiale, chiesa centrale nella vita del paese, è dedicata a San Michele.

Le celebrazioni per i 1250 anni hanno coinvolto l'intera comunità e portato molti turisti in questa località che durante l'Impero austro-ungarico si promuoveva come centro termale località di cura climatica ed essendo dotata di aria pulita. Fondamentale per il suo sviluppo è stata la ferrovia della Val Pusteria: il turismo acquistò infatti una dimensione nuova per i nascenti "sport invernali" che la rese una delle destinazioni più gettonate.

Passate le due guerre che (tra 1918 e avvento del regime mussoliniano) vedono i confini diventare labili e mobili,  San Candido rifiorirà dagli anni 50, grazie alla vicinanza con  Cortina d'Ampezzo, divenuta nel frattempo famosa per le sue Olimpiadi. San Candido torna così a pubblicizzarsi come località di cura climatica e centro termale, oggi è meta per il turismo familiare e per chi una volta almeno nella vita le Tre Cime di Lavaredo vuole vederle e sentirle da vicino. E qui è davvero possibile visto che siamo nel cuore delle Dolomiti Patrimonio Unesco.

Posta a 1178 m di altezza ha un centro storico delizioso in cui domina il campanile della Collegiata, alto 45 metri, che domina il paese, costituito da 3300 anime che in modo corale hanno dato vita ai festeggiamenti per i 1250 anni del paese: si sono fatti fotografare tutti, in un libro che racconta la storia della loro terra.

Da visitare la Collegiata ed il suo museo, le chiese e le cappelle a partire dalla  citata Parrocchiale di San Michele, un gioiello barocco e rococò che è andato a incastonarsi su una pre-esistente chiesa romanica. E' il cuore del paese: alle sue spalle c'è la Piazza del magistrato, davanti la via dello shopping.

La gastronomia è già tedesca: questa è la terra dei Gröstl : patate cotte, carne e cipolla tritata che vengono arrostite insieme in una padella e servite con un uovo al tegame. E' la terra dei canederli, dei niggilan e tirtlan, dolci fritti di pasta lievitata. 

Molte le associazioni presenti nel territorio. La più numerosa con 1000 soci è l'Alpenverein Sudtirol Sezione 3 Cime che d'inverno anima le feste dei Krampus, i diavoli infernali di San Candido antica usanza del solstizio d'inverno  che si impossessano delle vie per schiacciare il gelo e gli spiriti maligni.

Per un soggiorno esclusivo e di fascino consigliamo l'antico e centralissimo Hotel Post (4 stelle superiore) gestito dalla famiglia Wachtler. E' all'inizio dell'area pedonale (ma si arriva comodamente con l'auto) ed è stato completamente riammodernato nel 2014. Accanto alla eleganza raffinata dei suoi interni che sanno accostare il design allo stile tirolese con grazia ed armonia, offre una accoglienza easy e calda.
Bellissima la sua terrazza panoramica dalla quale è possibile vedere una splendida vista a 360° sui monti e le vette circostanti.  Ottima la cucina curata dallo chef lombardo Cesare Airaldi che sa fondere la tradizione locale alla filosofia del piatto gourmet. (Info: www.posthotel.it / info@posthotel.it)

 


Autore: Corona Perer

www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*

Gallery

Commenti (0)