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Il sesso senza consenso è stupro

Molti stati europei hanno leggi antiquate e fra questi c'è l'Italia

Come stabilito dalla Convenzione di Istanbul, ratificata dall'Italia nel 2013 (e dalla quale la Turchia è uscita in questi giorni), lo stupro è un "rapporto sessuale senza consenso". L'articolo 36, paragrafo 2, della Convenzione specifica che il consenso deve essere dato volontariamente quale libera manifestazione della volontà della persona, e "deve essere valutato tenendo conto della situazione e del contesto".

In Italia, il codice penale fa riferimento ad una definizione di stupro basata esclusivamente sull'uso della violenza, della forza, della minaccia di uso della forza o della coercizione. Per questi motivi, Amnesty International Italia chiede alla Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, la revisione dell'articolo 609-bis del codice penale, in linea con gli impegni presi nel 2013, affinché qualsiasi atto sessuale non consensuale sia punibile.

Il parlamento svedese ha approvato come si ricorderà una legge che riconosce un principio importante: il sesso senza consenso esplicito è stupro.

Incredibilmente, la Svezia  è solo il decimo stato in Europa a riconoscere che il sesso senza consenso esplicito è stupro. La maggior parte degli stati europei condiziona la definizione di stupro alla forza fisica, alla minaccia o alla coercizione. Le leggi della maggior parte degli stati europei non riconoscono che un rapporto sessuale privo di consenso sia uno stupro. Si tratta di legislazioni inadeguate che, insieme alla pericolosa cultura della colpevolizzazione della vittima, perpetuano l’impunità in tutta Europa. Su 31 stati europei solo in otto casi la definizione di stupro contempla il mancato consenso. Sono Belgio, Cipro, Germania, Irlanda, Islanda, Lussemburgo, Regno Unito e Svezia definiscono lo stupro come un rapporto sessuale privo di consenso.

Austria, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera e Ungheria hanno invece legislazioni antiquate ovvero la definizione legale di stupro prevede la violenza fisica, la minaccia di usare la forza, la coercizione o l’incapacità della vittima di difendersi. Quel che è peggio, alcuni stati considerano il rapporto sessuale senza consenso un reato distinto e meno grave, lasciando così intendere alla gente che il “vero stupro” si verifica solo quando c’è violenza fisica. Ad esempio, in Croazia la “relazione sessuale senza consenso” comporta una pena massima di cinque anni di carcere, la metà di quella prevista per lo stupro.

Rimane la triste constatazione che in Europa lo stupro è ampiamente sotto-denunciato a causa del continuo timore di non essere credute, mentre spesso coloro che si rivolgono alla giustizia vengono tradite da leggi antiquate. Ma le leggi hanno il potere di rafforzare la giustizia e influenzare i comportamenti. Fino a quando i governi non adegueranno le loro leggi a questa elementare realtà, gli stupratori continueranno a rimanere impuniti.

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