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Ugo Mattei: ''Il voto? Una farsa''

Durissima analisi del voto del 25 settembre

Il risultato politico del voto? ''Una farsa''. Ugo Mattei, costituzionalista, commenta l'esito e la due giorni di Resistendum che è stata in ogni modo ostacolata dal Viminale con sequestri di urne per reati non compatibili con  la natura stessa del CLN che non è un partito, non stava facendo propaganda elettorale, non ostacolava le elezioni. Ma tant'è.

''Il fine settimana del Resistendum ha costituito una occasione importante di mobilitazione per il CLN.
L’impegno delle centinaia di persone coinvolte nell'organizzazione delle urne mobili è stato arbitrariamente attaccato in modo pretestuoso e illegale su quasi tutto il territorio nazionale dalle Forze del Disordine. Oltre un terzo delle nostre 322 postazioni mobili sono state sequestrate illegittimamente'' denuncia il professore. ''Altre urne non hanno avuto la possibilità di essere posizionate per la diffida in corso d’opera da parte della Questura,  indottrinata ad arte dal Ministero degli Interni. Talune postazioni sono state prontamente coperte dai volontari per accogliere i numerosi aderenti, altre postazioni sono rimaste necessariamente scoperte''.

Quanto alla adeione Mattei riferisce dei molti partecipanti cotretti a intraprendere una sorta di caccia al tesoro per trovare l’urna sopravvissuta alle sanzioni e vessazioni della Digos, dove finalmente poter esprimere il proprio voto. E denuncia che sono state emesse oltre un centinaio tra sanzioni amministrative, pretestuosamente motivate dalla violazione del silenzio elettorale, e diffide “ad personam” per impedire ai collaboratori e aderenti del CLN di partecipare al Resistendum.

''In diversi casi si è perpetrato il reato di violazione di domicilio da parte delle Forze dell’Ordine, noncuranti  del fatto che l’urna CLN fosse stata ospitata in luoghi privati.
Il dipartimento legale sta già lavorando alle impugnazioni e alla strategia di contrattacco nei confronti di quella che altro non è che una violazione palese del principio di libera espressione del pensiero, tutelata direttamente dall'art. 21 della Costituzione.
In queste condizioni impossibili quasi tredicimila elettori, veri cittadini attivi,  hanno comunque voluto esprimere il loro pensiero su NATO, OMS e sovranità monetaria, nel primo referendum autogestito della storia della Repubblica Italiana, organizzato proprio nel triste giorno in cui la finta opposizione al draghismo è stata premiata - nella fiamma tricolore - sulla promessa di perpetuarne l’agenda programmatica.
Oltre mille e cinquecento cittadini hanno comunicato di aver inserito il Resistendum presso i seggi elettorali ufficiali, superando gli ostacoli di una circolare illegittima del Ministero degli  Interni emanata, in risposta al Resistendum, il 7 settembre, per impedire l’esercizio del diritto (contenuto nell'Art.1 della Legge n.84 del 2022) di introdurre personalmente la scheda nell'urna elettorale.
Per quanto avvenuto, a grande richiesta, si è deciso di continuare la raccolta dei voti, con modalità diverse in rispondenza alle esigenze del territorio,  fino a domenica 2 ottobre e di rinviare lunedì 3 ottobre la comunicazione ufficiale dell'esito.Non è semplicemente una questione di numeri.

28.9.2022

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