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''Lo stato intermedio''

Franco Battiato e Gianluca Magi - Piano B Edizioni

(Corona Perer) - Lo stato intermedio, edito da Piano B raccoglie le riflessioni di Franco Battiato sulla morte. Il libro, uscito a pochi mesi dalla morte del  grande cantautore (2021), ha consentito ai suoi estimatori di entrare, con le sue parole e il suo pensiero, nella nuova dimensione - anzi - in quello stato intermedio in cui egli si era avviato.

''Lo stato intermedio''  nasce dalle conversazioni pubbliche e private tra Franco Battiato e Gianluca Magi, storico delle religioni, orientalista e esperto di dottrine esoteriche. Argomento delle loro indagini fu lo stato di coscienza intermedio tra la morte e la vita.

Ne è uscito un dialogo e un cammino... dentro un viaggio: quello dell’entità psichica disincarnata che penetra diversi stati dell'essere, argomento rintracciato in tutte le civiltà antiche da Oriente a Occidente.

Gli studi e le conversazioni tra Battiato e Magi spaziarono tra le fondamentali tradizioni mistiche: dal buddhismo tibetano al misticismo cristiano di Meister Eckhart, dal sufismo allo Yoga, passando per l'insegnamento vedico, il misticismo islamico e attingendo ai testi di riferimento fondamentali, dall'epopea di Gilgamesh al libro egiziano dei morti, le Upanisad, il libro della scala di Maometto, il libro tibetano dei morti fino alla Divina Commedia.

Nel libro si afferma che in realtà la morte non esiste. La morte è la conseguenza della nostra fede nell’assolutezza del tempo e dello spazio. Apre uno squarcio al riguardo la frase del  Maestro taoista Zhuangzi: "Ciò che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla''.

Il passaggio dalla vita a quella che chiamiamo morte è l’argomento rimosso dei nostri tempi.

Ma in realtà la morte non è fine, non è inizio, ma passaggio.

Non moriamo davvero se non con il corpo che è una residenza temporanea

(Franco Battiato)


La ricerca di Battiato e Magi evidenzia quanto sia recente l'idea che la morte sia cessazione di vita: una concezione scientista che fa coincidere la coscienza con i processi neurofisiologici del cervello.

Ma così facendo la morte viene razionalizzata, confinata nella dimensione asettica dell’istituzione sanitaria, completamente sottratta alla sua dimensione spirituale, dove il morente spesso muore solo e senza status.

 

 

E dunque la morte è un'illusione individuale. L'individualità è mortale, il Tutto è eterno. La morte è solo un concetto. Niente scompare, tutto cambia. Tutto si trasforma. La vita è un intermezzo di una lunga vicenda. Esisteva prima che io esistessi e continuerà anche dopo terminato questo intervallo conscio. La morte è un esercizio quotidiano per imparare a distaccarci da tutto ciò che temiamo di perdere.

Saper morire è il grande segreto. Chi si impegna a morire costantemente diventa un essere umano migliore. Chi accetta la morte sviluppa uno stile di vita sereno, cambia atteggiamento, trova il modo di dare maggiore significato e intensità alla vita, raggiungendo la liberazione dai sistemi di condizionamento della vita ordinaria e banale.

Il volumetto è un approfondimento del docufilm di Franco Battiato Attraversando il bardo (> qui)  che apre la porta che la società occidentale vuole tenere chiusa: la nostra società teme la morte, questione su cui  grava una forte inibizione comunicativa.

Un libro che ci aiuta a capire, a stare accanto a Franco Battiato ma anche a quanti abbiamo perso, aprendoci ad una dimensione di speranza della quale in questi tempi bui abbiamo assoluto e immenso bisogno.

(cperer)

 


Autore: Corona Perer

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