Attualità, Persone & Idee

Franco Battiato ''La morte non esiste''

Esce ''Lo stato intermedio'' a firma di Franco Battiato e Gianluca Magi - Piano B Edizioni

(Corona Perer) - A pochi mesi dalla morte avvenuta nel maggio scorso e a pochi giorni dall'omaggio corale che molti artisti gli hanno reso nel concerto all'Arena di Verona,  esce un libro che ci permette di stare vicino a Franco Battiato nella sua nuova dimensione, con le sue parole e il suo pensiero.

Esce infatti il 25 settembre in tutte le librerie il piccolo e prezioso Lo stato intermedio, edito da Piano B (10 euro). Lo firmano lo stesso Franco Battiato e Gianluca Magi.

''Lo stato intermedio''  nasce dalle conversazioni pubbliche e private tra Franco Battiato e Gianluca Magi, storico delle religioni, orientalista e esperto di dottrine esoteriche. Argomento delle loro indagini lo stato di coscienza intermedio tra la morte e la vita.

Ne esce un cammino dentro un viaggio: quello dell’entità psichica disincarnata che penetra diversi stati dell'essere, argomento rintracciato in tutte le civiltà antiche da Oriente a Occidente.

Gli studi e le conversazioni tra Battiato e Magi spaziano tra le fondamentali tradizioni mistiche: dal buddhismo tibetano al misticismo cristiano di Meister Eckhart, dal sufismo allo Yoga, passando per l'insegnamento vedico, il misticismo islamico e attingendo ai testi di riferimento fondamentali, dall'epopea di Gilgamesh al libro egiziano dei morti, le Upanisad, il libro della scala di Maometto, il libro tibetano dei morti  fino alla Divina Commedia.

 

 

La ricerca di Battiato e Magi va dunque a evidenziare quanto sia recente l'idea che la morte sia cessazione di vita: una concezione scientista che fa coincidere la coscienza con i processi neurofisiologici del cervello. La morte viene così razionalizzata, confinata nella dimensione asettica dell’istituzione sanitaria, completamente sottratta alla sua dimensione spirituale, dove il morente spesso muore solo e senza status.

Nel libro si afferma che in realtà la morte non esiste. La morte è la conseguenza della nostra fede nell’assolutezza del tempo e dello spazio. Apre uno squarcio al riguardo la frase del  Maestro taoista Zhuangzi: "Ciò che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.

 

Il passaggio dalla vita a quella che chiamiamo morte è l’argomento rimosso dei nostri tempi.

Ma in realtà la morte non è fine, non è inizio, ma passaggio.

Non moriamo davvero se non con il corpo che è una residenza temporanea.

 F. Battiato

 

E dunque la morte è un'illusione individuale. L'individualità è mortale, il Tutto è eterno. La morte è solo un concetto. Niente scompare, tutto cambia. Tutto si trasforma. La vita è un intermezzo di una lunga vicenda. Esisteva prima che io esistessi e continuerà anche dopo terminato questo intervallo conscio.
La morte è un esercizio quotidiano per imparare a distaccarci da tutto ciò che temiamo di perdere.

Saper morire è il grande segreto. Chi si impegna a morire costantemente diventa un essere umano migliore. Chi accetta la morte sviluppa uno stile di vita sereno, cambia atteggiamento, trova il modo di dare maggiore significato e intensità alla vita, raggiungendo la liberazione dai sistemi di condizionamento della vita ordinaria e banale.

Il volumetto è un approfondimento del docufilm di Franco Battiato Attraversando il bardo (> qui)  che apre la porta che la società occidentale vuole tenere chiusa: la nostra società teme la morte, questione su cui  grava una forte inibizione comunicativa.

Un libro che ci aiuta a capire, a stare accanto a Franco Battato e anche a quanti abbiamo perso, aprendoci ad una dimensione di speranza della quale in questi tempi bui abbiamo assoluto bisogno.

 


Autore: Corona Perer

www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*

Commenti (0)