Attualità, Persone & Idee

Stati Uniti d'Europa: auspicio, incubo, utopia?

Lo scandalo Qatargate ci mostra il fallimento di una bellissima idea

16 dicembre 2022 - L'Europeismo? Un sogno infranto. Ma c'è di peggio e sono gli scandali: dalle forniture farmaceutiche all'assegnazione dei Mondiali in Qatar, l'Ue sta dando il peggio di sè. Sul tema delle lobby una battuta del Presidente di FederPetroli Italia Michele Marsiglia la dice lunga: "Una barzelletta, tutti lobbisti o aspiranti tali, si conta sulla punta delle dita chi sa stringere una mano veramente, potrei scrivere un libro con gli aneddoti più imbarazzanti, altro che lobbisti......e poi finiamo in queste situazioni di disagio mediatico, con figuracce internazionali che restano indelebili".

E dunque meglio non parlare più di Stati Uniti d’Europa? "Dobbiamo abbandonare questa immagine rinunciando alle aspirazioni che l’europeismo vi ha collocato in tutti questi decenni?”. A dirlo è nientepopòdimeno di un uomo di sistema, quale può essere  Giuliano Amato che, nella prefazione al volume “Stati Uniti d’Europa: auspicio, incubo, utopia” (Editore | Verlag, 2020) scrive proprio così: immagine da abbandonare. In più di sessant’anni di integrazione del nostro continente, la narrativa degli Stati Uniti d’Europa, menzionati da Winston Churchill nel celebre discorso di Zurigo del 1946, non ha mai abbandonato di affascinare.

Ma sul Qatargate c'è una narrazione differente. Ed è quella che spiega gli enormi interessi sul petrolio e che vede nel Qatar anche un importante socio d'affari per l' Italia. Un paese da colpire per essersi in qualche modo avvicinato ad alleati che agli Ua e alla Ue non piacciono.

"In questo delicato momento per l'Europa ed in particolare per l'Italia, bisogna fare attenzione su come si procede nell'Inchiesta Qatargate. Non si possono fare passi falsi. Il Paese del Golfo Persico è sempre stato di notevole importanza per le riserve di gas e grande partner dell'Italia" - la prima dichiarazione del Presidente di FederPetroli Italia - Michele Marsiglia in seguito all'inchiesta Qatargate che sta interessando il Parlamento Europeo e diversi deputati.

"ll Qatar è socio strategico del Rigassificatore AdriaticLng di Rovigo nelle acque nell'Offshore Adriatico, tra i primi paesi al mondo per riserve di gas e non ultimo, firmatario di un accordo di partnership per lo sviluppo del Progetto North Field East con Eni, dove il Governo di Doha si è impegnato a sfruttare un giacimento di gas tra i più grandi al mondo. Che si facciano le inchieste, che si trovino i colpevoli ma attenzione a non fare passi falsi e criminalizzare un Paese come il Qatar, mettendo a rischio i rapporti di cooperazione bilaterale strategici consolidati da anni per l'economia e l'energia nazionale" - continua Marsiglia - "In un solo colpo, si bloccano gli accordi commerciali con il Qatar.

Fa riflettere molto, specialmente se si considere che il Qatar è ormai fuori dell'Opec. Sembra che Bruxelles voglia eliminare tutti i fornitori di gas alternativi alla Russia. Parole di forte controsenso che, nei nostri meeting tra Roma e Milano, nelle ultime settimane, stanno diventando sempre più tesi convincenti per favorire mercati terzi di approvvigionamento".

Riguardo all'accordo raggiunto sull'energia con RePower EU "Qui più che preoccupati siamo increduli nell'apprendere che Bruxelles da il via a nuovi fondi per investimenti con una road-map che dovrà portare all'abbandono delle fonti fossili e nello stesso tempo alla costruzione di nuovi gasdotti ed oleodotti".

**

Stati Uniti d'Europa: auspicio, incubo, utopia?

Il saggio edito da Villa Vigoni

(dicembre 2020) È  possibile che l'espressione Stati Uniti d’Europa sia desueta, ormai? "Dobbiamo abbandonarla rinunciando alle aspirazioni che l’europeismo vi ha collocato in tutti questi decenni?” scrive Giuliano Amato nella prefazione al volume “Stati Uniti d’Europa: auspicio, incubo, utopia” (Editore | Verlag, 2020). In più di sessant’anni di integrazione del nostro continente, la narrativa degli Stati Uniti d’Europa, menzionati da Winston Churchill nel celebre discorso di Zurigo del 1946, non ha mai abbandonato di affascinare. Ma ora?

Il rapido mutamento delle condizioni sociali, politiche ed economiche degli ultimi anni impone ora di domandarci se il modello di integrazione americana e tutto ciò che esso rappresenta possa o meno costituire una strada perseguibile per gli Stati europei. Il volume si propone in ultimo di analizzare quanto l’Unione possa trovare di costruttivo in un simile modello e quanto invece questo riproduca un falso mito.

Di questo parla il saggio curato da Christiane Liermann Traniello (Segretario Generale, Villa Vigoni), Matteo Scotto e Julian Stefenelli rispettivamente Consigliere scientifico e consigliere legale di Villa Vigoni.

Il saggio ospita contributi di: Maria Giulia Amadio-Viceré, Amedeo Arena, Luca Argenta, Beatrice Benocci, Désirée Biehl, Fernando D'Aniello, Michael Gehler, Piero S. Graglia, Giuseppe Grieco, Riccardo Haupt, Olimpia Malatesta, Bruno Marasà, Manuel Müller, Antonio Padoa-Schioppa, Sophie Pornschlegel, Daniel Schade, Eleanor Spaventa, Robert Stüwe, Leonardo Veneziani, Ubaldo Villani-Lubelli, Giovanni Meda Riquier (postfazione).

Sicuramente una poderosa indagine promossa da ''Villa Vigoni'', Centro italo-tedesco per il dialogo europeo, l’unica istituzione binazionale italo-tedesca esistente in Italia, con sede a Menaggio sul Lago di Como. L'istituzione opera con convegni accademici, conferenze internazionali e manifestazioni culturali rendono Villa Vigoni un luogo d’incontro e di confronto fra Italia e Germania nel contesto europeo, in cui si promuovono progetti e si approfondiscono conoscenze in ambito scientifico, politico, economico e artistico.

Il libro è acquistabile in formato cartaceo e digitale su Amazon.

www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*

Commenti (0)