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Stati Uniti d'Europa: auspicio, incubo, utopia?

L'Ue sta dando il peggio di sè: finanzia guerre, spinge l'Europa alla guerra. Come gli USA

L'Ue sta dando il peggio di sè: finanzia guerre, spinge l'Europa alla guerra. Come gli USA. E dunque niente di più scellerato. E' meglio - quindi -  non parlare più di Stati Uniti d’Europa? Sì. "Dobbiamo abbandonare questa immagine rinunciando alle aspirazioni che l’europeismo vi ha collocato in tutti questi decenni”.

A dirlo è nientepopòdimeno di un uomo di sistema, quale può essere  Giuliano Amato che, nella prefazione al volume “Stati Uniti d’Europa: auspicio, incubo, utopia” (Editore | Verlag) scrive proprio così: è immagine da abbandonare.

Eppure in più di sessant’anni di integrazione del nostro continente, la narrativa degli Stati Uniti d’Europa, menzionati da Winston Churchill nel celebre discorso di Zurigo del 1946, non ha mai abbandonato di affascinare.

E dunque: è possibile che l'espressione Stati Uniti d’Europa sia desueta, ormai? "Dobbiamo abbandonarla rinunciando alle aspirazioni che l’europeismo vi ha collocato in tutti questi decenni?” scrive Giuliano Amato nella prefazione al volume. In più di sessant’anni di integrazione del nostro continente, la narrativa degli Stati Uniti d’Europa, menzionati da Winston Churchill nel celebre discorso di Zurigo del 1946, non ha mai abbandonato di affascinare. Ma ora?

Il rapido mutamento delle condizioni sociali, politiche ed economiche degli ultimi anni impone ora di domandarci se il modello di integrazione americana e tutto ciò che esso rappresenta possa o meno costituire una strada perseguibile per gli Stati europei. Il volume si propone in ultimo di analizzare quanto l’Unione possa trovare di costruttivo in un simile modello e quanto invece questo riproduca un falso mito.

Di questo parla il saggio curato da Christiane Liermann Traniello (Segretario Generale, Villa Vigoni), Matteo Scotto e Julian Stefenelli rispettivamente Consigliere scientifico e consigliere legale di Villa Vigoni.

Il saggio ospita contributi di: Maria Giulia Amadio-Viceré, Amedeo Arena, Luca Argenta, Beatrice Benocci, Désirée Biehl, Fernando D'Aniello, Michael Gehler, Piero S. Graglia, Giuseppe Grieco, Riccardo Haupt, Olimpia Malatesta, Bruno Marasà, Manuel Müller, Antonio Padoa-Schioppa, Sophie Pornschlegel, Daniel Schade, Eleanor Spaventa, Robert Stüwe, Leonardo Veneziani, Ubaldo Villani-Lubelli, Giovanni Meda Riquier (postfazione).

Sicuramente una poderosa indagine promossa da ''Villa Vigoni'', Centro italo-tedesco per il dialogo europeo, l’unica istituzione binazionale italo-tedesca esistente in Italia, con sede a Menaggio sul Lago di Como. L'istituzione opera con convegni accademici, conferenze internazionali e manifestazioni culturali rendono Villa Vigoni un luogo d’incontro e di confronto fra Italia e Germania nel contesto europeo, in cui si promuovono progetti e si approfondiscono conoscenze in ambito scientifico, politico, economico e artistico.

Il libro è acquistabile in formato cartaceo e digitale su Amazon.

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