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Villa Paradiso, l'angolo Liberty del Parco di Levico

Il primo giardiniere non era un uomo qualsiasi: Georg Ziehl di Norimberga

Villa Paradiso e il Parco Asburgico di Levico Terme sono due perle di Levico. Il  villino in stile Liberty collocato nella posizione centrale del Parco era l’abitazione del giardiniere. Piccola, graziosa ed in piena armonia con il Parco delle Terme di Levico.

Il giardiniere non era un uomo qualsiasi: Georg Ziehl di Norimberga (1873- 1953) è l’uomo che intuisce il parco e lo realizza. Lo pensa già come un un luogo di cura per mente e corpo, in un contesto rilassante e piacevole. Villa Paradiso sarà la sua casa ma anche la sede di gestione amministrativa delle terme.

Il progetto del parco nasce durante la fine degli anni ‘800 quando Julius Adrian Pollacsek acquistò per 100.000 fiorini un terreno allora coltivato a viti e gelsi per trasformarlo in luogo termale, venne inaugurato nel 1905. Il parco fu però progettato e disegnato dal pollice verde di  Ziehl.

La costruzione del Grand Hotel delle Terme è il primo passo di una grande trasformazione che vede coinvolto il paesaggista-giardiniere tedesco a progettare la trasformazione di un'area di campagna in un grande parco di disegno informale.

Alla fine del XIX secolo sono messe a dimora le specie arboree in auge nei parchi dell'Ottocento: Sequoiadendron giganteum, la sequoia gigante della California, Magnolia sempervirens la grande magnolia a fiore bianco, Fagus sylvatica ‘purpurea', il monumentale faggio rosso che ancora oggi domina l'area all'ingresso del principale viale di passeggiata, abeti cedri e sequoie.

Villa Paradiso ospita la mostra “Spazi cólti: i giardini nella storia d'Occidente” realizzata dal Servizio per il Sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento e dalla Fondazione Museo storico del Trentino. E’ una narrazione sull'articolazione interna dei giardini nella storia. A determinarne genesi e cambiamenti periodici furono finalità religiose, politiche, sociali o salutistiche, alla continua ricerca di una relazione armonica con la natura.

La mostra è uno sguardo sui giardini storici, trasformati nel tempo da beni privati a risorsa pubblica in un contesto europeo e attraverso diverse epoche storiche: dall'antichità al Medioevo, dall'Umanesimo all'Ottocento e fino alla contemporaneità.

Curata da Fabrizio Fronza e Rodolfo Taiani sotto la supervisione scientifica di Mariapia Cunico, la mostra vuole evidenziare, attraverso una selezione di immagini, filmati, documenti e oggetti, le peculiarità di questi luoghi, i saperi che hanno accompagnato nelle sue varie trasformazioni il Parco a cui non sono estranee le calamità, basti pensare ai danni causati dalla tempesta Vaia, prontamente guariti dalla gestione del Parco.

Info: APT Valsugana Lagorai

Tel. +39 0461 727700
info@visitvalsugana.it

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