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Turismo lento: camminata tra gli ulivi

Sono 124 le Città dell'olio in Italia

Sono 124 le Città dell’olio di 17 le regioni italiane – dalla Lombardia alla Sardegna –che promuovono il turismo sostenibile e del racconto di un sapere genuino, legato al territorio e alla qualità di un prodotto autentico.

La Camminata tra gli olivi, promossa dall’Associazione nazionale Città dell’Olio è un’esperienza immersa nel paesaggio degli oliveti e testimonia la formula del turismo sostenibile abbinato al racconto di un sapere genuino, legato al territorio e alla qualità di un prodotto autentico.Quest'anno si terrà domenica 27 ottobre 2024 in 100 Città dell’Olio.

Un evento diffuso  che è anche un modo per ripartire e riappropriarsi del proprio tempo e dei propri spazi.Nelle Regioni coinvolte tanti itinerari in un’unica data per una passeggiata (dai 2 ai 7 chilometri) dedicata a famiglie e appassionati alla scoperta del patrimonio olivicolo italiano attraverso paesaggi legati alla storia ed alla cultura dell’oro verde. Ogni Comune ha selezionato un tragitto tra gli olivi con caratteristiche uniche dal punto di vista storico e ambientale che si conclude in un frantoio, un’azienda olivicola o un palazzo storico dove ai partecipanti sarà offerta una degustazione di pane, olio e prodotti tipici.

L’Associazione Nazionale Città dell’Olio, con i suoi 453 soci tutti enti pubblici (Comuni, Provincie, CCIAA, Parchi e GAL) è da sempre impegnata nella tutela del territorio olivicolo e nella programmazione territoriale. Da tempo si batte per la valorizzazione dei paesaggi olivicoli e per l’inserimento di aree territoriali olivicole delle Città dell’Olio nel prestigioso Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del Ministero delle Politiche Agricole.

 

Nel 2018 il 37% dei turisti ha visitato un frantoio, mentre il 69% ha dichiarato di volerlo fare. La Camminata tra gli olivi rappresenta un’occasione per raccontare storie avvincenti, offrire esperienze enogastronomiche e incontrare chi vive ogni giorno in oliveto. L’obiettivo alla fine è rafforzare il  legame con la cultura dell’olio che rappresenta un patrimonio unico in Italia, diverso da regione a regione, da paese a paese.

 

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