
Turismo del vino: la terapia del paesaggio
E' il momento di scoprire l'Italia e le sue eccellenze di storia e gastronomia
27 maggio 2021 - La pandemia da Covid19 ha messo in crisi i viaggi di gruppo e gli operatori, ma il settore ripartirà. Non ci sono più stati trasferimenti da e per aeroporti, stazioni ferroviarie, porti, città d’arte, località turistiche in Italia e all’estero.C'è stato lo stop dei tour eno-gastronomici immersi nelle aree italiane d'eccellenza, stop a navetta shuttle e transfer, stop a pacchetti soggiorni e visite guidate.
Con ristoranti e alberghi chiusi, località sciistiche vietate è stata una debacle, ma ora si riprende a viaggiare. Un consiglio? E' il momento di scoprire la nostra Bella Italia e di farlo con operatori specializzati.
Se volete fare un Tour eno-gastronomico immersi nelle colline del Prosecco, vedere le città d’arte, entrare in Musei, Ville Venete e Castelli e degustare tutto i buono che c'è, Onda Verde Viaggi è un operatore che ci sentiamo di consigliarvi ad occhi chiusi. Ha sede a Follina e si avvale di navette per piccoli gruppi con la massina attenzione per le esigenze di sanificazione, come il periodo richiede.
Creare un’attività che resiste all'ondata di mercato on-line dove tutti, sembra fare tutto in barba a leggi, licenze, fatturazione, tasse, è una responsabilità. Ed essere autista nel settore del noleggio con conducente (per il quale peraltro ci sono esami e licenze da superare e ottenere) richiede preparazione.
''Sono convinta che le agenzie di viaggi nonostante l'incertezza che abbiamo vissuto debbano evolversi nella programmazione dell’offerta turistica - afferma la titolare Pierina Vibbani - Io opero nell’outgoing ma soprattutto nell’incoming. Essere anche info point turistico, e fornire direttamente servizi, ci mette a contatto con le persone, con la domanda con le esigenze reali.Servono dedizione e passione, e a me piace molto guidare le persone alla scoperta del territorio che amo.
E' grazie ad agenzie come questa che è possibile entrare anche in posti esclusivi chiusi ai più. Come la Abbazia Benedettina di Vidor che fu fondata all'inizio del XII secolo per custodire le reliquie di Santa Bona. Un muro di cinta circonda tutto il complesso abbaziale, composto dalla chiesa, dal chiostro, dalle abitazioni e dall'ampio giardino. Il sito rientra fra i luoghi bersagliati durante la Grande Guerra, quando tutta la zona del Quartiere del Piave fu sottoposta al tiro delle artiglierie italiane e alleate.
Oppure visitare i colli del prosecco e abbinare una visita alla meravigliosa Abbazia Cistercense Santa Maria di Follina, eretta nel XII sec. e a pianta latina con la facciata rivolta a ponente e l’abside rivolta a levante proprio come prevedeva la simbologia cistercense. Meraviglioso lo splendido chiostro, di età precedente alla basilica e perfettamente conservato portato a termine nel 1268, ricco di simbologie bibliche e di messaggi eterni, come l'invito all'unità espresso dalle colonne abbracciate tra loro.
Vagare per le vigne significa incontrare persone, storie, tradizioni e sapori.
Ondaverde da questo punto di vista è perfettamente attrezzata per fare di ogni visita una vera esperienza. La trovate a Follina, accanto all'Abbazia, in Via Pallade 2.
Operando come infopoint regionale eroga tutte le informazioni sul Veneto da vedere e da gustare.
Potrete decidere se approfittarne anche per i trasferimenti con la vostra e-bike, oppure (ancora più semplice) non portarla e noleggiarla proprio da OndaVerdeViaggi.
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SETTORE CHE HA RISENTITO DELLA PANDEMIA MA...RIPARTIRA'
Secondo i dati della Banca d’Italia (2019) i turisti esteri in Italia spendono 12 miliardi all’anno in cibo e vino consumato o acquistato come shopping goloso. Un autentico motore per la ristorazione e i negozi di tutte le città turistiche. Un motore che si è spento nei giorni del lockdown.
L’emergenza ha picchiato duro contro il turismo enogastronomico, ed in particolare con le cantine, che nell’87% dei casi si sono dichiarate molto danneggiate soprattutto in termini di vendita (91%) e di presenze dirette in cantina. Il settore enoturistico dunque, appare come uno dei più colpiti (84%), con gran parte delle cantine (77%) che ha già messo in conto di dover compiere enormi sforzi per rientrare in carreggiata.
Tuttavia ripartire è possibile, con qualche novità che potrebbe portare ad una rivalorizzazione di aspetti fino ad oggi ritenuti secondari. Il turismo del vino è turismo alternativo e diretto a luoghi verdi, poco affollati, all’aria aperta.
“Puntare sul turismo del vino come locomotore della ripartenza turistica – afferma Donatella Cinelli Colombini, fondatrice del Movimento Turismo del Vino e di "Cantine Aperte"- significa dare concreta applicazione agli obiettivi europei Next Generation-Recovery. Le prospettive sono di un turismo sempre più lento, diffuso e destagionalizzato”.
“Il vino ed in generale l’agroalimentare d’eccellenza sono i locomotori della ripartenza turistica” – aggiunge il Senatore Dario Stefàno, Presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato della Repubblica ed estensore della prima normativa sul turismo in cantina. "Con la wine hospitality, è possibile trasformare le 25/30.000 cantine italiane aperte al pubblico in propulsori di sviluppo”.
Cinelli Colombini e Dario Stefàno sono anche i due autori del volume dal titolo “Turismo del Vino in Italia. Storia, normativa e buone pratiche” (Ed. Edagricole – News Business Media, nella collana "Strategia e Management", pag. 198). Si parla di economia del vino e delle sue molteplici sfaccettature che ne fanno un elemento strategico per l’economia italiana dai punti di vista sia della cultura, sia turistico, sia della politica agroalimentare.
foto #visitTuscany
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